Calciomercato.com

  • Getty Images
    Genoa-Juve: la storia dietro la FOTO tra Gudmundsson e Szczesny

    Genoa-Juve: la storia dietro la FOTO tra Gudmundsson e Szczesny

    • Marco Tripodi
    Dietro a una semplice immagine si nascono a volte storie all'apparenza normali ma nella realtà tutt'altro che ordinarie. Come quella che ha come protagonisti Albert Gudmundsson e Wojciech Szczesny.

    La foto scattata ai due venerdì sera sul prato del Ferraris al termine della sfida di campionato tra Genoa e Juventus sembrava un'istantanea come tante. L'immagine di un attaccante che dopo aver fatto gol al portiere rivale ne riceve i complimenti a fine gara. I due in effetti appaiono in atteggiamento amichevole, malgrado la rete dell'islandese del Grifone sia costata due punti pesanti nella corsa-scudetto alla formazione bianconera del polacco.

    Dietro a quei sorrisi reciprocamente stampati sui volti dei due giocatori si nasconde in realtà un retroscena vecchio di una dozzina di anni. Quando Gudmundsson era un ragazzino come tanti con il sogno del pallone nel cassetto e Szczesny un professionista in rampa di lancio, seppur all'alba della propria carriera. Correva l'anno 2011 e le strade dei due si incrociarono per qualche minuto a Shenley, nella contea di Hertfordshire, quartier generale e centro d'allenamento dell'Arsenal, club di cui Szczesny stava per diventare il guardiano dei pali. Lì da qualche giorno era arrivato anche un giovane e promettente talentino venuto dal freddo, chiamato a sostenere un provino con i Gunners dopo le ottime cose fatte vedere in patria. Fu in quel frangente che le vite di Albert e Wojciech si intrecciarono per un solo istante. Un frammento di esistenza immortalato da uno scatto fotografico rubato da un piccolo tifoso a uno dei suoi idoli. Una foto come tante se ne scattano ogni giorno sui campi da calcio di tutto il mondo. Con una differenza sostanziale. A undici anni di distanza quello scatto è stato rinverdito. Raccontando tutta un'altra storia.

    Pensare che Szczesny, prima di venerdì sera, si ricordasse di quel momento è difficile almeno quanto ipotizzare il fatto che il giovane collega se ne fosse scordato. Chissà per quanto tempo Albert ha rimirato quell'istante utilizzandola come stella polare della propria ambizione. E ora che i sogni hanno assunto sostanza è facile immaginare che l'abbraccio sul prato del Ferraris nascondesse una frase sussurrata dal genoano nell'orecchio del bianconero: 'Ti ricordi di me? Finalmente ti ho raggiunto...'.

    Genoa-Juve: la storia dietro la FOTO tra Gudmundsson e Szczesny

    Altre Notizie