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    Genoa, Juric: 'Lapadula viene in panchina. La Juve senza Bonucci...'

    Genoa, Juric: 'Lapadula viene in panchina. La Juve senza Bonucci...'

    Ivan Juric, allenatore del Genoa, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Juventus. Queste le sue dichiarazioni: “Abbiamo fatto una bella partita col Sassuolo, ci è mancata solo la vittoria. Dopo un anno negativo è stato importante giocare un buon calcio. La Juve è forte, possono vincere in mille modi. Dobbiamo fare la prestazione sulla stessa onda di Reggio Emilia".

    FORMAZIONE - “In questo momento, un po' per mercato e un po' per squalifiche, non abbiamo tantissime scelte. Se ci saranno cambi saranno minimi. Centurion? Non è in ottima forma, ma non può ancora giocare. Lapadula mi ha sorpreso in positivo perché ha fatto due ottimi allenamenti. Problemi con Ninkovic e Rigoni? Questa cosa mi dà un po' fastidio perché escono cose di litigi. Non è assolutamente vero. Quando uno scrive qualcosa deve accertarsi. Con Rigoni il rapporto è ottimo e con Ninkovic, il cui rapporto è importante, leggo che ci sono screzi. Con la Juve voglio che facciamo una partita da squadra con le nostre caratteristiche".

    SINGOLI - “Ha dimostrato che ha gamba, sta crescendo. Salcedo negli ultimi minuti ha fatto vedere cose importanti. Io porto Lapadula in panchina, poi vedo. Ero preoccupato dieci giorni fa, poi è rientrato con la squadra. Non è in forma però un piccolo minutaggio può averlo. Così come Centurion. Galabinov? Mi deve mostrare di fare gol. A Reggio ha fatto una bella partita, ma ha giocato molto male in area. Ha tutte le caratteristiche per far bene e deve avere già fame. Brlek? E’ un centrocampista che secondo me può crescere. E' un ragazzo che arriva da un altro campionato che piace molto a Donatelli e lo abbiamo preso per lavorare molto con lui. Pensiamo possa diventare un ottimo giocatore".

    MERCATO - “C'è Donatelli che lavora 24 ore su 24 e cerca di trovare un giocatore importante".

    JUVE SENZA BONUCCI -“Bonucci era fastidioso perché da dietro faceva passaggi che solo lui sapeva fare".
     

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