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Genoa, Juric boccia se stesso: cancellato il mercato di gennaio
Molto più raro è che a smantellare la vecchia rosa sia un tecnico confermato sulla stessa panchina. Ma Ivan Juric è un uomo anticonformista per eccellenza ed evidentemente ama le eccezioni. Tanto che nella sessione di mercato appena conclusa è riuscito, in accordo con la società, a cancellare quasi del tutto la campagna acquisti che lui stesso aveva avallato appena otto mesi fa.
Degli otto giocatori comprati lo scorso inverno oggi rimangono a Pegli i soli Palladino e Taarabt, quest'ultimo peraltro in prestito dal Benfica fino al prossimo giugno. Gli altri sei hanno tutti cambiato aria.
L'addio più scontato è stato quello di Rubinho, chiamato in fretta e furia per sostituire l'infortunato Perin ed ora tornato a godersi la pensione. Danilo Cataldi è rientrato alla Lazio, per poi passare al Benevento, mentre Mauricio Pinilla ha deciso di passare gli ultimi anni della carriera in patria.
Chi potrebbe tornare in futuro a vestire il rossoblù sono le due giovani promesse Andrea Beghetto e Leonardo Morosini, arrivati dalla Serie B con le stimmate dei predestinati ma immalinconitisi per sei mesi tra tribuna e panchina. Per entrambi sono giunte due sistemazioni temporanee in cadetteria, rispettivamente a Frosinone ed Avellino.
L'ultimo ex-nuovo acquisto a salutare il Signorini Center è stato ieri Oscar Hiljemark. Arrivato dal Palermo, lo svedese è rimasto davvero poco in Liguria accentando la corte del Panathinaikos nel tentativo di rilanciarsi dopo alcune stagioni piuttosto deludenti.
Insomma nel giro di pochi mesi, Juric ha fatto tabula rasa, o quasi, di quanto costruito ad inizio anno. La speranza è che, alla luce dei tredici nuovi acquisti fatti dal Grifone in questa sessione di mercato, ad inizio 2018 non si ripeta la stessa storia.