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Genoa, il futuro di Gilardino resta un'incognita. E spunta anche il primo nome per sostituirlo
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Malgrado una promozione dalla B conquistata al primo colpo, un campionato di A estremamente positivo, un gioco spesso entusiasmante e la capacità di valorizzare i tanti giovani talenti messigli a disposizione dalla società, il rapporto tra il tecnico di Biella e il club rossoblù potrebbe interrompersi già al termine della stagione in corso.
Ad avvalorare le voci di un divorzio più o meno consensuale tra le parti sono le parole esternate dallo stesso Gilardino sabato sera al termine della sfida vinta contro l'Udinese: "Rinnovo? - ha detto l'allenatore rispondendo a una domanda proveniente dagli studi di Sky Sport - La società non mi ha mai chiamato". Parole ben diverse da quelle pronunciate pubblicamente dalla dirigenza rossoblù che a più riprese ha detto di volersi incontrare quanto prima con l'ex centravanti della Nazionale per estendere il contratto in scadenza il 30 giugno 2025.
Un tira e molla che sta facendo sorgere legittimi dubbi nella mente di tanti tifosi, timorosi di poter perdere a fine stagione il nocchiere del Grifone più bello dell'ultimo decennio. Anche perché, a quanto pare, la dirigenza rossoblù si starebbe già guardando attorno alla ricerca di un sostituto a cui affidare la panchina in estate.
Il Genoa sarebbe inoltre tra le squadre che hanno messo gli occhi su Davide Possanzini, ex attaccante tra le altre anche della Sampdoria oggi allenatore del Mantova in Serie C. Sul tecnico si sarebbero anche Palermo e Sassuolo. Ma la vera notizia è un'altra: malgrado la squadra viaggi a gonfie vele, con 33 punti e un ottimo 12° posto in classifica a distanza siderale dalla zona retrocessione, il Genoa e Gilardino non sono mai stati così lontani.