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Genoa, il fallimento del mercato invernale
Di sei volti nuovi affacciatisi a Pegli nella finestra invernale del calciomercato il centrocampista svedese è stato l'unico finora in grado di guadagnarsi stabilmente la fiducia di Davide Ballardini.
Da quando ha fatto ritorno al Genoa, dopo i sei mesi di prestito al Panathinaikos, Hiljemark complice anche il lungo infortunio di Miguel Veloso è diventato una delle pedine insostituibili nello scacchiere del tecnico ravennate.
Ma per tutti gli altri neoacquisti rossoblù l'inserimento in squadra si sta rivelando decisamente più arduo del previsto. Se per Pepito Rossi le attenuanti legate alla sua condizione fisica sono ormai una triste consuetudine, per gli altri quattro arrivi la scarsa considerazione riposta in loro da Ballardini sa tanto di bocciatura. Il più utilizzato è stato finora l'ex veronese Daniel Bessa. L'italo-brasiliano ha avuto in due occasioni l'opportunità di partire dal primo minuto (contro Inter e Bologna), salvo poi essere sostituito ad inizio ripresa mentre in altre tre gare è subentrato nei minuti finali. Nelle ultime uscite però Ballardini gli ha preferito il ripescato Luca Rigoni o addirittura, come nel caso di Napoli domenica sera, l'adattato Lazovic.
Leggermente più alto è stato il minutaggio collezionato da Pedro Pereira, anch'egli schierato titolare in due occasioni, con Lazio e Chievo, in entrambi casi senza mai arrivare fino al 90'. Ma dopo la sfida del Bentegodi per il laterale lusitano il campo è diventato una chimera. Così come per il suo connazionale Iuri Medeiros, dentro per mezzora scarsa con Lazio e Bologna.
Peggio di tutti sta tuttavia andando al difensore marocchino Jawad El Yamiq, fino ad adesso presenza fissa nella panchina rossoblù e vero e proprio oggetto misterioso della retroguardia genoana.
Evidentemente in una fase decisiva della stagione Ballardini ha deciso di affidarsi alla vecchia guardia, almeno fino al raggiungimento della matematica salvezza. Quando il traguardo sarà ottenuto è probabile che anche per i desaparecidos di Pegli ci sia la possibilità di mettersi finalmente in luce. Fino ad allora la sensazione è quella che per loro la panchina resterà la postazione privilegiata dalla quale assistere alle gare del Grifone.