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    Genoa, i cinque minuti che hanno rovinato la Pasquetta rossoblù

    Genoa, i cinque minuti che hanno rovinato la Pasquetta rossoblù

    • Marco Tripodi
      Marco Tripodi
    Sembrava una Pasquetta perfetta quella trascorsa dal Genoa in riva al Lago di Como. Almeno lo è stata fino a pochi istante dal 90', quando il Grifone aveva visto lievitare il proprio vantaggio sulla prima inseguire da sei a otto punti. Un margine che, a sei turni dalla fine del torneo, rappresentava quasi un'ipoteca sulle speranze rossoblù di agguantare la promozione diretta senza doverla inseguire nella sempre insidiosa tagliola dei play-off.

    Poi però, nel giro di cinque minuti, tutto è cambiato. Gli sforzi offensivi del Como, che aveva già dimezzato l'iniziale doppio svantaggio con la rete di Cutrone, hanno trovato il giusto coronamento nella zampata di Mancuso che ha rimesso il punteggio in equilibrio, sottraendo al Grifone due punti su cui aveva già messo le grinfie. Ma siccome le disgrazie, anche quelle sportive, spesso arrivano in compagnia poco dopo sui cellulari dei genoani è comparsa la notifica che nessuno attendeva: quella che annunciava il vantaggio del Bari nello scontro diretto con il Sudtirol. Una rete giunta al 93' della gara del Druso e con gli altoatesini ridotti in dieci uomini per la precedente espulsione di Pompetti che ha di fatto posto fine alla contesa. 

    Il Genoa si è così ritrovato a dover fare i conti con una doppia beffa, giunta proprio a cavallo del filo di lana. Ma soprattutto ha visto il proprio vantaggio sul terzo posto dimezzarsi clamorosamente, passando da un solido più 8 ad un meno rassicurante più 4, in appena cinque giri di lancetta. Un ribaltamento improvviso e indigesto che ha finito per rovinare quella che sembrava dover essere la perfetta Pasquetta rossoblù.

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