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    Genoa, green pass e contestazione: il debutto col Perugia rischia gli spalti vuoti

    Genoa, green pass e contestazione: il debutto col Perugia rischia gli spalti vuoti

    • Marco Tripodi
    L'ultima volta accadde il 23 febbraio 2020. Genoa-Lazio 2-3 fu l'ultima partita ai cui i tifosi rossoblù poterono assistere dal vivo. Da allora sono passati 18 mesi, un intero campionato a porte chiuse e una pandemia che ha sconvolto le nostre abitudini. 

    Ora però la lunga attesa sembra finita e venerdì sera finalmente i cancelli del Ferraris si riapriranno per accogliere almeno metà del pubblico potenzialmente contenibile. Un segno di graduale ritorno alla realtà che tuttavia potrebbe non essere così festoso come dovrebbe essere. E non solo per la vicinanza con il Ferragosto che certo non aiuta.

    Il protocollo d'accesso allo stadio prevede che, come per ogni altro evento pubblico, la gente possa recarvisi soltanto se munita di Green Pass, oltre che di idonea mascherina. Un lasciapassare che non tutti hanno ancora ottenuto e che sommato al fatto che ​la vendita sarà riservata esclusivamente ai vecchi abbonati della stagione 2019/20 rischia di condizionare pesantemente la presenza di pubblico sugli spalti del Ferraris più di quanto già non farà l'inagibilità delle due gradinate causa lavori di riqualificazione. 

    A questi due aspetti si aggiungerà poi quello ambientale. Diverse sigle del tifo organizzato rossoblù, in aperta contestazione con la politica societaria, hanno preannunciato la loro diserzione, invitando iscritti e non a fare altrettanto. 

    Un anno e mezzo dopo la loro ultima gara a spalti gremiti, i giocatori del Genoa rischiano seriamente di dover attendere ancora prima di risentire nelle proprie orecchie le urla di incitamento del proprio popolo.
     

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