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Genoa: Gilardino per ora resta, ma dopo la sosta sarà vietato sbagliare. Il mercato devastante, i nomi dei sostituti
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TRACOLLO - I numeri delle ultime settimane, tuttavia, parlano chiaro e sono impietosi. Negli ultimi cinque turni di Serie A il Grifone ha raccolto appena un punto (frutto del pareggio raggiunto in extremis contro la Roma lo scorso 15 settembre), segnando la miseria di due gol. Dieci, al contrario, le reti incassate nelle ultime tre giornate. Nel mezzo anche la bruciante eliminazione nel derby di Coppa Italia contro una Sampdoria che, malgrado viaggi nei bassifondi della B, contro i cugini è riuscita a imporsi schierando diverse seconde linee. Una fotografia impietosa sullo stato di salute di una squadra preoccupantemente involuta rispetto a pochi mesi fa. Certamente ad incidere in negativo è stato un mercato estivo altamente deficitario, che ha visto il Genoa privarsi di tre uomini chiave come Josep Martinez, Albert Gudmundsson e Mateo Retegui. Peraltro dopo aver già perso a gennaio pure Radu Dragusin.
INFORTUNI - Altro fattore fondante del nerissimo momento rossoblù è l'emergenza infortuni che sembra non voler concedere pace a Gilardino. Ai molti giocatori indisponibili o convalescenti si è unito questa sera anche Mattia Bani, uscito all'intervallo della gara del Gewiss Stadium a causa di un risentimento muscolare alla coscia. Una vera e propria ecatombe che sta costringendo l'ex violinista a reinventarsi la formazioni in ogni partita, spesso ricorrendo anche a giocatori giovanissimi, come l'autore del gol odierno Jeff Ekhator. Eppure più che un alibi quello degli infortuni in serie appare casomai un'aggravante, vista la natura pressoché identica di molti stop fisici subiti dai rossoblù, probabilmente figli di un'errata preparazione atletica e dunque in qualche modo riconducibile alle scelte dello stesso allenatore.
A fine gara, comunque, Gilardino si è mostrato preoccupato ma fiducioso: “La resa di oggi è inconcepibile – ha detto a Dazn – ma sono convinto che quando riavrò tutti a disposizione e approfittando della sosta potremmo provare nuove soluzioni. Abbiamo le qualità per rinascere. Il sostegno? Lo dovete chiedere alla società, io sono incazzato, ma allo stesso tempo sono carico e voglioso di uscirne”.
SOSTITUTI - Nel frattempo però la sosta per le nazionali tornerà utile soprattutto alla società per riflettere sul futuro dell'allenatore di Biella e guardarsi attorno. Di nomi alternativi al momento non ne circolano. Ma guardando i profili di chi è attualmente senza panchina il cerchio non appare troppo largo. La rosa dei papabili potrebbe comprendere uno tra Igor Tudor, Gabriele Cioffi e Leonardo Semplici. E, poi, c'è il sempreverde Davide Ballardini, già chiamato in quattro circostanze a salvare il Grifone in passato e sempre riuscito nell'impresa.