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Genoa, Gilardino: "Dobbiamo giocare per salvarci. Oggi dura, il Como avrebbe meritato"
Alberto Gilardino, tecnico dei rossoblù, è intervenuto a DAZN al termine della partita: le sue dichiarazioni.
LA PARTITA - "E' stata una partita complicata, come avevo previsto. Il Como è una delle squadre che ho visto giocare meglio qua da noi in questi due anni, con giocatori di qualità, bravi nell'uno contro uno e con un ottimo possesso palla. Ho visto le partite del Como, ha giocato a viso aperto a Napoli e vinto a Bergamo. Era complicata fin dall'inizio. Vedendo i numeri e quello che ha creato il Como meritavano più loro, noi però siamo rimasti nella partita. A volte anche con un po' di confusione, ma siamo rimasti agganciati, abbiamo costruito e creato i presupposti per andare a riprenderla. Diamo atto ai giocatori di questo grande spirito che abbiamo dentro, questo desiderio di restare dentro le gare che ci era mancato prima del Parma. Lo abbiamo ritrovato. Partiamo da questi presupposti, poi ripartiremo dopo la sosta".
POCA SPENSIERATEZZA - "Credo che siano i presupposti di inizio stagione. Normale che siamo stati caricati da società e ambiente, con l'aspettativa di dover fare un altro tipo di campionato. Però bisogna essere coscienti e calarsi in questo momento di grande difficoltà, anche a causa dell'emergenza numerica. Calarsi vuol dire giocare per salvarsi, questo è l'obiettivo in questo momento. Poi magari tra due-tre mesi mi auguro si possa parlare di altri obiettivi, ma oggi è questa la nostra posizione. I ragazzi in queste due partite, ma anche nelle altre che abbiamo perso meritatamente, come con la Fiorentina in casa, hanno mostrato il giusto atteggiamento e la giusta mentalità. Dobbiamo continuare così. E' vero che in casa, soprattutto stasera, siamo stati un po' troppo prevedibili. Nel primo tempo abbiamo perso palla appena recuperata, fatto tanti lanci lunghi. Dobbiamo avere più controllo della gara ed essere più lucidi in tante situazioni. Incontravamo una squadra che, soprattutto nell'uno contro uno e nei duelli offensivi, ci ha creato tante difficoltà".
CHE GARANZIE DANNO I GIOCATORI COME THORSBY? - "Thorsby e Frendrup tre giorni fa hanno fatto 12 km a testa, oggi Thorsby ha corso di nuovo 12 km e poco meno Frendrup perché è uscito prima. Sono i nostri due motorini, abbiamo bisogno di questo in mezzo al campo. E' naturale che da Gaston Pereiro e da Fabio Miretti si richiedano altri tipi di situazioni tecnico-tattiche. In questo momento con la mancanza di Messias che ha strappo e spunto uno contro uno, e dello stesso Ekuban che ha caratteristiche diverse dal resto del reparto offensivo, abbiamo due giocatori in meno con caratteristiche che oggi scarseggiano. La verità è questa".