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    Genoa, Gasperini: 'Pesanti pressioni dai tifosi: ecco perché me ne andai'

    Genoa, Gasperini: 'Pesanti pressioni dai tifosi: ecco perché me ne andai'

    Sette anni dopo il suo addio al Genoa, e curiosamente nella settimana che conduce alla sfida diretta contro la sua Atalanta, Gian Piero Gasperini è tornato a parlare dei motivi che lo spinsero lontano dal Grifone.

    Lo ha fatto nel corso dell'udienza tenutasi oggi al tribunale di Genova contro 15 ultrà della squadra rossoblù accusati di aver ricattato in passato il club: "Le contestazioni erano abbastanza pesanti, non tanto nei numeri ma nella durezza - ha dichiarato il tecnico di Grugliasco secondo quanto riportato dal Giornale di Brescia - Ne parlai con il presidente Preziosi che mi disse che le contestazioni sarebbero finite non appena sarebbero arrivati i risultati. Con un clima così è ovvio che cerchi una soluzione. E la soluzione fu che andai ad allenare l'Atalanta, ma non venni esonerato. Allenai fino all'ultimo. Dopo il derby un gruppo di tifosi venne a Pegli ma la società, credo il team manager, mi disse che volevano vedere solo la squadra, non me".

    Secondo gli inquirenti che hanno condotto le indagini, nell'arco di otto anni, tra il 2010 e il 2017, i quindici imputati avrebbero estorto all'allora presidente del Genoa Enrico Preziosi oltre 300.000 euro promettendo in cambio la cosiddetta pace sugli spalti del Ferraris.

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