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    Genoa: Frey in pole

    Genoa: Frey in pole

    Parlate al portiere, commedia di Eduardo. De Filippo, s’intende. Ma il Genoa ha da parlare anche a Eduardo dos Reis Carvalho, il nazionale portoghese che dopo una stagione tra alti e bassi, grandi interventi alternati a papere clamorose, può lasciare l’Italia. Già a gennaio il club rossoblù era stato in dubbio, poi fiducia ancora al lusitano. Ora nuovo dubbio. Anzi, di più. Con proposte dall’estero che cominciano a circolare, in particolare dall’Inghilterra. Già c’è un abbozzo d’intesa con il West Bromwich Albion: prestito di un anno pagato poco meno di un milione, riscatto fissato a 3 milioni. Un po’ in perdita rispetto ai 4,5 milioni versati l’estate scorsa nelle casse del Braga. Perciò s’aspetta un almeno minimo rilancio o l’inserimento di altri club, come il Fulham.


    E la chiave della porta è in primis economica, nella spiegazione data da Enrico Preziosi sul tema Viviano: «Abbiamo già investito su un portiere, non possiamo investire di nuovo. L’Inter ha pagato 5 milioni la metà di Viviano, non possiamo andare su un portiere da 10 milioni». Allora, la rosa dei papabili: «Viviano non è tra i nostri desideri. Eduardo è il nostro titolare, se va via guarderò quali sono le opzioni migliori: c’è una possibilità con Storari, con Frey, con un portiere straniero». Fernando Muslera verso il Galatasaray. Una delle opzioni è Mariano Andujar del Catania, che ha dichiarato di voler lasciare la Sicilia e si può prelevare per 4 milioni circa.

    Tuttavia Frey e Storari, in quest’ordine, sembrano per adesso le piste predilette, anche perché l’argentino è impegnato in questa estate nella Copa America. E con il francese già esiste una sorta di intesa sulla parola. Preziosi a Sky: «Frey è un grande portiere».

    In terzo piano le idee all’estero, come Rafael del Santos, da bambino nuotatore e portiere per hobby, che non voleva più saperne di stare tra i pali dopo aver preso una pallonata in faccia; invece, a 21 anni, è diventato un pararigori e il più giovane estremo difensore capace di vincere la Copa Libertadores. Poi David Ospina, 22enne del Nizza, che ha da poco lasciato il ritiro della Colombia per frattura del setto nasale. Entrambi cercati pure dalla Roma (però adesso è orientata su Stekelenburg dell’Ajax), ma richieste che picchiano fra i 6 e gli 8 milioni: insomma, sembrerebbero ricadere nella “casistica Viviano”.

    Al portiere azzurro si torna e pure il ds rossoblù Stefano Capozucca lo esclude dagli argomenti toccati nel lungo vertice di ieri con l’Inter: «Abbiamo parlato di Palacio. Viviano nella trattativa? Non c’entra nulla, abbiamo parlato solo di Palacio e Pandev». Invece con il Padova si è parlato e molto di Mattia Perin, che dovrebbe andare in Veneto a fare esperienza (dove è ufficiale Enej Jelenic). Prima, però, l’esame di maturità in un istituto psicopedagogico privato: ha passato gli scritti e si appresta a sostenere la prova orale, con tesina che svaria da Primo Levi a Orwell. Intanto, dopo il ceco Lucas Zima dallo Slavia Praga, estremo difensore classe ’94 per la Primavera rossoblù, è stato acquistato in compartecipazione dal Parma Diego Manzoni, portiere classe ’90.


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