Genoa, Eduardo:| Il giorno del riscatto
Appena chiuse le ostilità, Fabrizio Preziosi si è alzato dalla panca ed è corso per quaranta metri ad abbracciare il proprio portiere. Una scena edificante a suggello di un pomeriggio targato resurrezione.
Chissà se era colpa sua quel 'qui pro quo' con Dainelli, che sulla sua uscita ha egualmente rinviato di testa il pallone. L'unico attimo di smarrimento, compensato con gli interessi da alcuni palloni bloccati e da due autentici prodigi: l'uscita rompicollo sui piedi di Flamini e il 'muro' con le sue manone sul tentativo di Ibra.
(La Gazzetta del Lunedì)