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Genoa e Sampdoria: la svolta societaria è solo a metà
LA SAMPDORIA RESTA A FERRERO – Nessun cambio sulla sedia più importante in casa blucerchiata. La trattativa con Volpi non è mai partita, forse c’è stato qualche abboccamento ma mai si è arrivati a parlare concretamente della vendita del club al patron di Spezia e Pro Recco. Ad uscire definitivamente allo scoperto è stato proprio Volpi domenica scorsa: “non comprerò mai la Sampdoria”. Una chiusura netta, ancora più forte di quelle che già c’erano state in passato. Anche da sponda Ferrero, in realtà, non erano mai arrivati segnali di sviluppo dell’affare. Il valore della società seconda il Viperetta è di 100 milioni, una cifra che al momento farebbe scappare chiunque anche il ricchissimo Gabriele Volpi.
AL GENOA ARRIVA CALABRO’, MA QUANDO? – Diversa la situazione in casa rossoblù. La cessione del 50% del pacchetto azionario del Grifone all’imprenditore Giovanni Calabrò è cosa ormai quasi certa ma i tempi si sono dilatati. Preziosi si augurava di chiudere entro la fine dell’anno e Calabrò avrebbe voluto essere allo stadio da nuovo socio già nel derby del 6 gennaio. Difficile che il piano vada a compimento. La fase di due diligence è ancora in pieno sviluppo. L’affare non comprende solo il Genoa ma anche altre porzioni dell’impero Preziosi e quindi il lavoro non è semplice.
Preziosi e Ferrero rimarranno quindi ai loro posti di comando nella Genova del calcio. Il primo verrà affiancato da un socio che immetterà liquidità per far fronte ai debiti e probabilmente per intervenire sul mercato di gennaio se i tempi lo consentiranno. Il secondo rimarrà invece in sella solitario. C’è chi parla ora di una sinergia con Volpi ma tutto sembra molto complicato.