Genoa e Sampdoria fanno fronte comune per un nuovo Ferraris
In attesa di fronteggiarsi sul campo, nel derby in programma il prossimo sabato sera, Genoa e Sampdoria si alleano fuori dal rettangolo verde.
Ad unire rossoblù e blucerchiati è l'obiettivo comune alla due società di riammodernare lo stadio Luigi Ferraris, trasformandolo in una struttura più fruibile sotto ogni punto di vista ed attiva sette giorni su sette.
Nei giorni scorsi alcuni rappresentati di Genoa e Samp hanno incontrato il sindaco del capoluogo ligure, Marco Doria, proprio per discutere della questione, dopo mesi di stallo. Lo stesso primo cittadino ha poi fatto sapere che le due società hanno predisposto un progetto finalizzato al restyling dello stadio di Marassi e che il Comune, proprietario dell'impianto, sarebbe disponibile a concedere una nuova concessione condivisa ai due club, della durata di 99 anni, in caso di accollamento totale dei costi di restauro.
Nello studio preliminare commissionato dai due club rientrerebbero la creazione di spazi commerciali, una migliore distribuzione del media center e dell'area dedicata alla stampa, la modifica degli spogliatoi e la predisposizione di comode poltroncine per ognuno dei quasi 35000 spettatori potenzialmente ospitabili dalla struttura. Il progetto è soltanto alla fase iniziale ed un effettivo via libera ai lavori è ancora piuttosto lontano.
Tuttavia l'apertura del sindaco appare un netto passo avanti dopo i contrasti del passato.
Dopo anni in cui sia il club di Preziosi che, soprattutto, quello di Ferrero avevano avanzato ipotesi di costruzione di nuovi impianti di proprietà, tutti naufragati per un motivo o per l'altro, ora Genoa e Sampdoria sembrano aver capito che la strada migliore da percorrere è quella di far fronte comune e riammodernare un impianto che ha fatto la storia del calcio nel nostro Paese.