Genoa e Samp, Signorini come Vialli: imbrattato il murales dell'ex capitano. La condanna della Gradinata Sud
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Nella notte alcuni murales presenti davanti ai portoni d'ingresso della Gradinata Nord dello stadio Luigi Ferraris, settore cuore del tifo più caldo del club rossoblù, sono stati imbrattati e parzialmente danneggiati da chiazze di vernice nera.
Tra questi uno dei più vandalizzati è stato quello dedicato a Gianluca Signorini, bandiera e storico capitano del Grifone deceduto nel 2002 a causa della SLA. Stesso trattamento è stato riservato anche al ritratto raffigurante Fabrizio De André, altro idolo della tifoseria genoana, a sua volta scomparso prematuramente tre anni prima di Signorini.
Un atto che va contro le tacite regole di convivenza tra due tifoserie da sempre rivali ma mai nemiche e che purtroppo ha un recente precedente. L'episodio ricalca infatti quanto avvenuto nella primavera 2023, per ben due volte nel giro di pochi giorni, al graffito dedicato alla memoria di Luca Vialli sul molo di Quinto al Mare. Ovviamente all'epoca la responsabilità fu attribuita ad anonimi e mai individuati sostenitori del Genoa, così come oggi il dito viene puntato su quelli blucerchiati. Un'azione ripetuta ieri notte ai danni di un altro personaggio che con l'ex centravanti lombardo condivide un destino tragico ma anche un apprezzamento unanime per una storia sportiva e personale che travalica le divisioni di fede.
In mattinata la Gradinata Sud, collettivo che racchiude le principali sigle del tifo blucerchiato, ha preso nettamente le distanze dal gesto, condannandolo senza attenuanti: "Non c'è giustificazione, non c'è dignità né onore - si legge nel comunicato diffuso dai supporters della Sampdoria - non c'é niente nel gesto di qualche decerebrato che ieri notte ha imbrattato dei murales della Nord, soprattutto quelli dedicati alle persone scomparse. Prendiamo le distanze da questo vile gesto".
Il murales dedicato a Fabrizio De André
