Genoa e l'imprescindibilità di Pavoletti
Mezzora scarsa: tanto è bastato a Leonardo Pavoletti per far capire, a chi ancora non l'avesse intuito, l'importanza che riveste nel Genoa attuale.
Non è un caso, infatti, se nei 25 minuti più recupero che il bomber livornese ha giocato contro il Milan i rossoblù, già in vantaggio di una rete, siano andati in gol per altre due volte. Che poi sarebbero addirittura tre, se si considera anche la segnatura ingiustamente annullata a Rigoni.
Aldilà dell'apporto in termini di gol firmati in prima persona, tre finora in campionato, Pavoletti si dimostra fondamentale negli schemi offensivi del Grifone anche quando il suo nome non compare tra quelli dei marcatori o degli assist-man.
Il numero 19 rossoblu ha disputato 340 minuti in questo campionato, giocando per intero le gare con Cagliari, Crotone e Sassuolo, e parzialmente quelle con Napoli, Sampdoria e Milan. Con lui in campo il Genoa ha segnato ben otto reti. Viceversa, nei 470 minuti giocati senza di lui i gol realizzati dal Grifo sono stati esattamente la metà, appena quattro. Due di Simeone con Pescara e Bologna, quella di Rigoni nel derby e quella di Ninkovic contro i rossoneri.
In pratica con Pavoloso al centro dell'attacco la squadra di Juric segna un gol per tempo. Media drammaticamente in picchiata (una rete ogni 118 minuti, meno di una a gara) quando invece il centravanti toscano è rimasto fuori.Non solo bomber quindi. Pavoletti si dimostra soprattutto uomo squadra e punto di riferimento imprescindibile per i propri compagni. Oltre che idolo indiscusso di una tifoseria che per lui stravede e che con lui sogna.