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    Genoa, dribbling ma non solo: Gudmundsson esplode anche in Serie A

    Genoa, dribbling ma non solo: Gudmundsson esplode anche in Serie A

    • Marco Tripodi
    Il re del dribbling. Con questa etichetta Albert Gudmundsson si è ripresentato in Serie A. Dopo la fugace e non troppo fortunata esperienza di due stagioni fa, quando approdando al Grifone a gennaio non riuscì ad impedirne la caduta in B, il 26enne islandese ha messo a frutto nel modo migliore l'annata trascorsa con i rossoblù in cadetteria. Un'annata vissuta da trascinatore del club più antico d'Italia verso l'immediato ritorno nel massimo torneo. Un campionato vissuto da assoluto protagonista che lo ha visto laurearsi capocannoniere della squadra di Alberto Gilardino.

    Atteso alla riprova l'ex PSV si sta dimostrando altrettanto decisivo anche nel calcio dei grandi. Un upgrade che in molti mettevano in dubbio fino a qualche settimana fa. Eppure ad Albert è bastato poco per mostrare tutto il suo immenso talento. Un bagaglio di doti tecniche che ha nella propensione a saltare l'avversario la sua virtù più appariscente. Come confermano le statistiche che lo stanno incoronando il miglior interprete di questa giocata nel campionato italiano e tra i principali in Europa sia per numero di dribbling tentati che per percentuale di quelli riusciti.

    Ma Gudmundsson non è soltanto uno slalomista eccezionale. E la gara di ieri sera con la Roma lo ha dimostrato. Accelerazioni, cambi di passo, strappi improvvisi, movimenti a dettare il passaggio dei compagni. E ovviamente anche i gol. Come quello segnato proprio ai giallorossi. Una rete bella e preziosa, la prima per lui in questa stagione in campionato, che ha confermato come Albert non solo in Serie A possa starci benissimo ma addirittura sia in grado di fare anche a questo livello quella stessa differenza che faceva in cadetteria. E i grandi club cominciano ad accorgersene, facendo scalare al suo nome diverse posizioni nelle proprie graduatorie di mercato.

    A questo però, almeno per il momento, il numero 11 rossoblù non pensa. Ora che anche la rete avversaria ha cominciato a muoversi, il folletto venuto dall'Islanda è pronto a spiccare il volo, Portando con sé, sulle sue esili spalle, tutto il Grifone.  

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