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  • Genoa, Donatelli risponde alle critiche: 'I numeri sono con noi'

    Genoa, Donatelli risponde alle critiche: 'I numeri sono con noi'

    Mario Donatelli non ci sta. Il direttore sportivo del Genoa, intervistato dal Secolo XIX, disapprova le tante critiche che dopo gli ultimi due 0-0 con Chievo e Frosinone sono piovute sui rossoblù, usciti dal campo domenica sotto i fischi del Ferraris: "I fischi li ho trovati un po’ ingiusti, i ragazzi ci hanno provato. So che la vittoria non è arrivata ma credo sia ingeneroso soffermarsi solo su questo. Bisogna fare un ragionamento più ampio. Prandelli sta facendo un ottimo lavoro, la squadra, per noi, a gennaio è stata rinforzata. E i numeri parlano a nostro favore".

    A suffragio delle proprie teorie Donatelli snocciola alcuni numeri: "Sei partite senza sconfitte: non succedeva da 5 anni. Il vantaggio aumentato sulla zona retrocessione, siamo a più 12. E la difesa sempre più solida. Ora c’è il Parma, gara tosta, ma con Prandelli gli abbiamo recuperato 5 punti. Vietato abbassare la guardia o sentirsi tranquilli, ma non bisogna deprimersi o far venire meno l’entusiasmo".

    Anche analizzando le ultime due sfide il dirigente prova a spiegare come non tutto sia così nero come viene dipinto: "Bisogna distinguere. A Verona siamo stati un po’ sottotono, solo nel finale abbiamo avuto un paio di occasioni. Ma con il Frosinone abbiamo poco da rimproverarci, forse potevamo spingere di più nel primo tempo. Ma nella ripresa pensate ai tiri a botta sicura respinti dalla difesa o al tiro di Lerager finito fuori di poco. Vero, dovevamo attaccare di più il primo palo sui cross, ma in 10 si sono chiusi negli ultimi 30 metri, era dura col pullman davanti alla porta. Gare così rischi di perderle. E poi il Chievo fa soffrire tutti, e il Frosinone in trasferta ha vinto anche con la Samp. E la storia insegna che chi lotta per non retrocedere nel ritorno va più forte".

    Una lancia viene infine spezzata anche per le punte, a secco da due turni: "Sanabria ha fatto 3 gol in 6 gare, è un’ottima media: la sua qualità non si discute, è appena arrivato, può solo migliorare. Kouamé? Il discorso sul ruolo non ha senso, ricordatevi che ha giocato sempre e ci sta che sia un po’ stanco, ma nulla di più. E non dimenticatevi gli infortunati che ci stanno mancando. Ripeto, i numeri ci dicono che siamo sulla strada giusta. Il resto sono chiacchiere da bar".

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