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Genoa, dilemma Galabinov: confermarlo o venderlo?
Ma alle cinque meno un quarto di pomeriggio di un 6 gennaio qualunque la storia del centravanti bulgaro in maglia rossoblù potrebbe aver preso una piega inaspettata. La capocciata con cui l'ex di Novara e Livorno ha abbattuto il Sassuolo gli è infatti valsa la rinnovata fiducia da parte di tutto l'ambiente, in primis del suo allenatore Davide Ballardini. Valutando bene i petali della propria rosa il tecnico romagnolo si è infatti accorto di non avere a disposizione una vera alternativa al gigante dell'est. Dall'alto del suo metro e 88 il ventinovenne cresciuto all'ombra del papà allenatore di pallavolo è infatti l'unico vero centravanti di sfondamento presente attualmente nell'organico genoano. Doti uniche che Galagol ha saputo sfruttare e mettere in luce sabato pomeriggio, divenendo oltre che l'uomo partita della gara contro gli emiliani anche il capocannoniere stagionale dei rossoblù.
Ma se da una parte Ballardini comincia a nutrire dubbi sull'eventualità di privarsi di una pedina così importante, dall'altra cresce anche il numero di estimatori esterni che vorrebbero vedere il bulgaro indossare la propria casacca. Nelle scorse settimane al suo entourage sono arrivate numerose richieste dalla Serie B, tutte però rispedite al mittente a causa del legittimo desiderio del giocatore di restare nella massima categoria. Una delle probabili destinazioni in A poteva essere il Benevento, dove però improvvisa esplosione di Andrea Coda sembra aver fatto cambiare i piani alla dirigenza sannita.
La dirigenza ligure del resto è conscia che anche grazie alla rete di sabato le quotazioni di Galabinov sono in netto rialzo e cederlo adesso significherebbe fare un'importante plusvalenza con un giocatore giunto in estate a parametro zero. Un aspetto non certo secondario per una società dalle casse non certo floridissime.