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    Genoa, dal nonno milanista ai rigori: il legame di Gudmundsson con l'Italia. E una promessa: 'L'anno prossimo...'

    Genoa, dal nonno milanista ai rigori: il legame di Gudmundsson con l'Italia. E una promessa: 'L'anno prossimo...'

    • Marco Tripodi
    L'uomo del momento, o forse sarebbe meglio dire dell'anno, in casa Genoa è certamente Albert Gudmundsson. 

    L'esterno islandese approdato in Liguria nel gennaio 2022, dopo un periodo di ambientamento è diventato l'idolo dei tifosi rossoblù e il trascinatore, a suon di reti, assist e sgroppate a tutto campo, della squadra di Alberto Gilardino. 

    A raccontare come sta andando la sua avventura nel Belpaese è stato il diretto interessato ai taccuini di Repubblica, a cui ha svelato anche il profondo legame che da sempre lo collega all'Italia: "Il mio bisnonno è stato il primo calciatore professionista islandese. E nel 1948 è approdato anche al Milan. Viene considerato uno dei tre giocatori islandesi più forti di tutti i tempi".

    Venire nello Stivale è stata quindi quasi una scelta naturale per lui: "Adoro l'Italia. Qui non fa mai freddo e il cibo è ottimo. L'unico problema è la lontananza dalla famiglia e dagli amici. Sicuramente la prossima stagione mia moglie e i bambini verranno a stare a Genova". Una dichiarazione, quest'ultima, che sa tanto di tacito assenso riguardo alle intenzioni di continuare a vestire il rossoblù, nonostante le tante sirene che già lo chiamato verso altri lidi. 

    Intanto proverà rubare qualche malizia ai colleghi italiani: "Voi avete degli acchiappa-rigori straordinari - afferma sorridendo sollecitato dall'intervistatore - dovrei imparare un po' da loro. Ma io sono fatto così, l'azione cerco sempre di andarla a concludere".

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