Genoa: da nuovo Buffon a portiere di provincia. Leali è pronto a far volare il Grifone
La retrocessione in B dei ciociari coincise per Leali con la decisione di salutare l'Italia e fare una doppia esperienza all'estero. Prima in Grecia, con l'Olympiakos, con cui vinse il campionato e debuttò in Europa League, poi in Belgio, con il Waregem, dove le cose non andarono altrettanto bene. La parentesi nelle Fiandre durò appena sei mesi, chiudendosi con il rientro nel Belpaese. A richiamarlo in patria fu il Perugia, che ne riscattò il cartellino da quella Juventus che se l'era a sua volta assicurato poco più maggiorenne nella speranza che fosse davvero il nuovo Buffon come in tanti avevano pronosticato dopo le belle cose fatte vedere da giovanissimo a Brescia.
Un'etichetta pesantissima che forse ne condizionò il percorso di crescita anche negli anni di Cesena, Lanciano e Spezia, tappe intermedie in cui fu spedito da Madama per farsi le ossa, ma che pian piano gli si scollò da dosso, non accompagnandolo più nelle sue peregrinazioni in giro per lo Stivale. Dopo Perugia la sua carriera proseguì, sempre in B, tra Foggia e soprattutto Ascoli. Per i marchigiani diventò un idolo, difendendone i colori per quattro campionati consecutivi fino alla scorsa primavera.
Oggi Leali può tranquillamente essere considerato un veterano, anche se la sua carta d'identità alla voce 'anni' riporta la cifra 30. L'età della piena maturità per un calciatore in generale e per un portiere in particolare. E anche se le speranze da top-player cullate un decennio fa sembrano ormai del tutto svanite, la sua esperienza in Serie A è pronta a ricominciare. A riportarlo nel grande calcio ci ha pensato il Genoa, fresco di promozione dopo un anno in purgatorio. Nel massimo torneo Nicola e il Grifone ci tornano assieme, anche se il ruolo che attende il ragazzo è solo quello di coprire le spalle a Josep Martinez, titolare designato nell'undici base di Alberto Gilardino.
Domenica a Bergamo, tuttavia, la porta rossoblù sarà almeno per 90 minuti tutta sua. Il rocambolesco e burrascoso finale della gara contro il Milan di due settimane oltre che un punto prezioso è costato al Genoa anche l'espulsione di Martinez. In pieno recupero, e con i rossoneri in dieci per il rosso sventolato a Mike Maignan dopo un'uscita avventata su Ekuban, il portiere spagnolo dei liguri ha pensato bene di imitare il collega/rivale, tirando un calcione a Musah e facendosi a sua volta cacciare dal campo dal signor Piccinini. Un'espulsione che ha consentito a Leali ci tornare a calpestare un prato di A a quasi otto anni dall'ultima volta. E se contro il Milan lo ha affatto solo per una manciata di minuti, quelli che hanno separato il suo ingresso dal triplice fischio, con l'Atalanta potrà replicare quanto fatto con il Modena in Coppa Italia a metà agosto: indossare i galloni da titolare.
La vita calcistica di Leali non ha ripercorso le orme di Buffon. Ma è stata comunque una carriera importante, seppur disputata al di sotto del livello sperato, e forse anche meritato, dal ragazzo di Castiglion delle Stiviere. Per scriverne il finale però c'è ancora tanto tempo. E Nicola è pronto a farlo rimettendosi i guanti tolti in quel lontano pomeriggio del 2016. Anche se soltanto per una domenica.