Genoa, con la Samp per rompere un tabù lungo tre anni
A firmare quel sonoro 3-0 ci pensarono una doppietta di Suso e un colpo di testa di Pavoletti, mentre sulla panchina del Grifone sedeva ancora un certo Giampiero Gasperini.
Sono passati quasi 3 anni da allora ma a livello sportivo sembra parlare di un'altra epoca. A cominciare dal fatto che da quel giorno in poi i rossoblù nella stracittadina hanno rimediato soltanto una lunga serie di mal di pancia.
Si cominciò nell'autunno successivo quando il lanciatissimo Grifone del neotecnico Ivan Juric venne sgambettato dal traballante Doria di Marco Giampaolo. Un 2-1 a favore dei blucerchiati che ribaltò completamente il destino dei due allenatori. Il croato iniziò proprio quella sera una lenta ma inesorabile discesa dopo un ottimo avvio; l'abruzzese viceversa rinsaldò in maniera decisiva la propria posizione tanto da essere in sella ancora oggi.
Giampaolo ribadì la propria supremazia cittadina anche nel derby di ritorno, dando una prima spallata ferrale all'interregno di Andrea Mandorlini, sostituto pro-tempore di Juric. Il dalmata ritornò alla guida dei rossoblù qualche giornata più tardi ma fu ancora una volta l'incrocio con i cugini a segnare il suo cammino. La rete di Muriel regalò alla Samp il terzo derby consecutivo, un record nella storia della sfida, convincendo Preziosi ad affidare la squadra alle cure di Davide Ballardini.
Con il suo stile efficace e poco spettacolare il tecnico ravennate riuscì nell'aprile 2018 ad interrompere l'emorragia di sconfitte, strappando un salamonico 0-0. Un pareggio ribadito anche l'ultimo derby, seppur con punteggio diverso. L'1-1 dello scorso novembre non è stato tuttavia ancora una volta foriero di augusti presagi per il redivivo Juric. La terza parentesi rossoblù dell'ex centrocampista avrà infatti vita breve, chiudendosi una decina di giorni più tardi con la clamorosa eliminazione in Coppa Italia in un altro derby ma al cospetto dell'Entella.