Genoa, con la Salernitana tornano due ex poco amati
Domenica pomeriggio Diego Perotti e Ivan Radovanovic torneranno a calcare il prato del Ferraris, nella sfida da dentro o fuori tra Genoa e Salernitana. Lo faranno da avversari di quel Grifone in cui hanno lasciato ricordi in chiaroscuro e che oggi certo non li ama né rimpiange. Anche a causa di due partenze diverse ma ugualmente burrascose.
L'argentino sbarcò a Pegli nell'estate 2014 e nell'anno e mezzo successivo seppe rilanciare se stesso, oltre alla squadra, dopo le altalenanti stagioni al Siviglia. Per lui in rossoblù pochi gol (appena 5) ma tanti assist e magie per i compagni che lo fanno diventare l'idolo Ferraris. L'idillio però si interrompe bruscamente nel gennaio 2016 quando Perotti accetta la corte della Roma, dimostrando al suo arrivo nella capitale scarsa riconoscenza verso il suo vecchio club. Negli anni successivi El Monito è stato spesso riaccostato al Grifone, soprattutto l'estate scorsa quando l'affare sembrava davvero ad un passo dal concretizzarsi, senza però mai fare ritorno in Liguria.
Molto diversa la storia in rossoblù di Radovanovic. Il serbo sbarca a Genova a tre anni di distanza dall'addio di Perotti ma a differenza dell'argentino lui non entrerà mai nel cuore dei tifosi. Anzi, complici i pessimi risultati della squadra, spesso finisce sul banco degli imputati. Almeno fino al dicembre 2020 quando, con il ritorno in panchina di Davide Ballardini, l'ex Chievo viene spostato dal centrocampo alla difesa, diventando un pilastro dell'ennesima miracolosa salvezza del tecnico romagnolo. Le cose però cambiano drasticamente l'estate successiva. Radovanovic non è più nei piani del club ma, malgrado un paio di offerte di trasferimento, non accetta di lasciare la Liguria, finendo per trascorrere la prima parte dell'attuale stagione fuori rosa e in tribuna. Una condizione che nelle scorse settimane lo ha convinto a salutare il Grifone tre anni dopo il suo arrivo. Ad attenderlo c'è quella Salernitana che già lo aveva inseguito in estate e con la quale verrà a Marassi con il chiaro intento di tirare un brutto scherzo alla sua vecchia squadra. Magari con l'aiuto del suo nuovo compagno di squadra con il quale si dividerà i pressoché scontati fischi del Ferraris.