Genoa-Chievo è anche Piatek vs Stepinski, sfida polacca nel segno del gol
La gara di questa sera tra Genoa e Chievo, in programma alle 21 a Marassi, sarà infatti anche la sfida incrociata tra due dei più promettenti attaccanti polacchi. Da un lato il rossoblù ex Cracovia, a sorpresa capocannoniere della Serie A alla sua prima apparizione lontano dai confini patrii, dall'altro il clivense, terminale offensivo di una squadra che in lui ha una delle poche note liete di un inizio di campionato pesantemente già in salita.
Due giocatori diversi per modo di stare in campo accomunati oltre che dal passaporto anche dalla carta d'identità, essendo entrambi nati nell'anno di grazia 1995, e dalla straripante voglia di ereditare il ruolo di nuovo Robert Lewandowsky, e non solo con la maglia della nazionale biancorossa.
Un'etichetta scomoda che i due non sembrano aver timore di portare. Piatek è la vera sorpresa di questo avvio di stagione e non solo in casa Genoa. Del resto se per eguagliare un record come quello di andare sempre a segno nelle prime quattro giornate di campionato, appartenuto ad un certo Andriy Shevchenko, ci sono voluti quasi vent'anni forse qualche dote superiore alla normalità questo ragazzo che mima le pistole ad ogni gol deve pure averla. E in molti in Europa stanno cominciando ad accorgersene, come testimoniano i rumors provenienti da Spagna e Germania che parlano di interessi, veri o presunti poco importa, di club come Barcellona, Everton e Borussia Dortmund. Stepinski invece non è un esordiente del nostro calcio. Il suo debutto avvenne esattamente un anno fa, il 24 settembre 2017 a Cagliari. Un'occasione speciale subito bagnata con un gol. Il primo dei sette complessivamente realizzati da lui in Serie A. La vera specialità di Mariusz, nel frattempo diventanto punto di riferimento principale dell'attacco del Chievo, sembra essere quella di punire le grandi squadre. Tra il campionato scorso e quello in corso Stepinski ha infatti già fatto piangere i portieri di tutte le big del nostro calcio: Milan, Napoli, Inter, Juventus e Roma, in ordine rigorosamente cronologico. Una dote certamente non comune di cui Brzeczek, che nelle prime due convocazioni contro Italia e Irlanda gli ha preferito proprio Piatek, terrà certamente in considerazione. Così come faranno gli operatori di mercato di mezz'Europa.