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  • Genoa, cancellati i graffiti del Ferraris. I tifosi: 'Sono stati Sampdoria e Comune'

    Genoa, cancellati i graffiti del Ferraris. I tifosi: 'Sono stati Sampdoria e Comune'

    Nella Genova del calcio riesplode la guerra dei graffiti.
    Da diversi mesi ormai le due anime della Superba pallonara si fronteggiano sui muri cittadini a suon di cancellature e imbrattamenti. Ad ogni nuovo murales che spunta, da una parte o dall'altra del Bisagno, puntuali fioccano polemiche e zuffe.

    L'ultimo episodio è recentissimo e rischia di riaccendere animi infuocati e mai del tutto sopiti. A far da detonatore è stata la cancellazione avventura nella giornata di ieri di una serie di murales eseguiti dai tifosi del Genoa mesi addietro sui muri del settore a loro riservato nello stadio Luigi Ferraris. Graffiti, ovviamente a tema rossoblù, completamente rimossi, riportando sulla parete dell'impianto il suo originale color arancione.

    Un'azione che ovviamente non è andata giù ai sostenitori del Grifone che ora puntano il dito su Comune e Sampdoria. Secondo un comunicato diffuso questa mattina dal gruppo social 'Clan dei Grifoni' l'azione di rimozione dei disegni sarebbe stata richiesta esplicitamente dalla società blucerchiata a Palazzo Tursi: "venuti a conoscenza certa dell'intervento del Comune su richiesta della società Sampdoria - si legge nel comunicato diffuso in mattinata - invitiamo il Comune di Genova a continuare la propria opera di cementificazione del litorale e spendere i soldi in cassa per rendere più vivibile la nostra città. Siamo altresì disponibili a fare un elenco di opere utili alla cittadinanza".

    La nota prosegue poi prendendo di mira anche gli avversari cittadini: "Invitiamo la società Sampdoria a pagare i creditori e quanti per colpa loro versano in situazioni di difficoltà seria".

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