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Genoa-Bologna e quegli incroci tra Mandorlini e Donadoni
Come ricorda il Secolo XIX in edicola oggi, le prime schermaglie tra i due attuali tecnici iniziarono nella prima metà degli anni '80, quando entrambi erano ancora calciatori. In particolare il primo incrocio fu un doppio debutto: il 16 settembre 1984, in un Atalanta-Inter finito 1-1, Donadoni fece il suo esordio in Serie A mentre Mandorlini era alla sua prima presenza con la maglia dei meneghini.
Nel decennio successivo le sfide si ripeterono a cadenza regolare, salendo anche di livello con il passaggio dell'attuale allenatore del Bologna al Milan di Sacchi prima e di Capello poi.
Con il ritiro dal calcio giocato le loro strade si separarono per quasi dieci anni, fino all'estate 2003. Il Genoa neoretrocesso in Serie C, prima di essere ripescato in cadetteria a causa del caso Catania, cerca Mandorlini per affidargli la panchina ma il ravennate rifiuta accettando invece quella dell'Atalanta. Enrico Preziosi, da poco diventato presidente del club più antico d'Italia, vira allora su Donadoni. L'avventura rossoblu del giovane tecnico bergamasco dura però soltanto tre partite. Alla terza sconfitta consecutiva, guarda caso proprio contro l'Atalanta di Mandorlini, il Joker decide infatti di esonerarlo.
L'ex ala del Milan avrà modo di rifarsi 12 anni più tardi, nel novembre 2015. Appena giunto alla guida del Bologna, Donadoni batte il Verona di Mandorlini al Bentegodi, contribuendo alla futura cacciata dell'allenatore ravennate.
Domenica un nuovo capitolo della saga e ancora una volta sarà una sfida tutt'altro che banale. Mandorlini debutterà alla guida del Grifone, con l'obbligo di cancellare due mesi di buio, Donadoni, invece, in caso di sconfitta sarebbe a serio rischio cacciata.
Passano gli anni ma il destino sembra non volersi stancare di giocare con le carriere dei due tecnici