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Genoa, Blazquez: "Ferraris basilare per il nostro sviluppo. Sampdoria e Regione devono aiutarci"
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Il manager spagnolo ha poi fatto un parallelo proprio con la Liga per provare a spiegare l'importanza di avere un dialogo aperto e concreto con le autorità politiche e amministrative: "Gli stadi in Spagna sono più nuovi e aggiornati anche laddove lo stadio non è di proprietà come nel caso del Betis a Siviglia e dell’Athletic a Bilbao. I club hanno portato avanti rapporti con l’amministrazione pubblica con affitti a lungo termine. Non è necessario, insomma, che un club sia proprietario dell’impianto per portare a termine lavori.”
Una sorta di appello che Blazquez lancia all'indirizzo degli enti locali genovesi e liguri, soprattutto in vista degli Europei 2032, che Genova vorrebbe ospitare: “Noi crediamo che l’ente regionale possa dare un contributo per il Ferraris, se non altro per un motivo di equità con La Spezia, dove ha garantito un terzo della spesa per lo stadio. Inoltre, Marco Bucci è uno dei sindaci con più grande spirito lavorativo che abbia mai incontrato e abbiamo la fortuna che sia favorevole al rinnovamento dell’impianto anche perché potrebbe essere un cambio urbanistico importante per Marassi inteso come quartiere”.
Blazquez spiega infine come un altro soggetto fondamentale nella piena riuscita del progetto sia rappresentato dalla Sampdoria, co-utilizzatrice dell'impianto di Marassi: “Ci siamo sentiti per il Ferraris e siamo d’accordo con il progetto, stiamo portando avanti delle modifiche insieme e vogliamo proseguire nella ristrutturazione dello stadio portandolo alla categoria 4 UEFA. E’ evidente che prima iniziamo e meglio è. Noi eravamo pronti un anno fa e abbiamo dovuto rispettare il momento che stava attraversando la Sampdoria per fare una cosa insieme. Una volta cambiata la proprietà abbiamo cominciato a lavorare in un modo molto produttivo per uno stadio più moderno con servizi più efficienti e aggiungendone di altri che in questo momento non ci sono”.