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    Genoa, Blazquez: 'Costretti a vendere Dragusin. Gudmundsson? Strootman ha minacciato di picchiarlo'

    Genoa, Blazquez: 'Costretti a vendere Dragusin. Gudmundsson? Strootman ha minacciato di picchiarlo'

    • Marco Tripodi
    A pochi dalla chiusura del mercato invernale, l'amministratore delegato del Genoa, Andres Blazquez, ha parlato della campagna acquisti appena conclusa. Iniziando la propria disamina dalla cessione di Radu Dragusin, passato al Tottenham a inizio gennaio per 30 milioni di euro: "Il nostro mercato è stato condizionato dalla vicenda fiscale - ha spiegato a Primocanale il dirigente del Grifone - Dovevamo vendere e così abbiamo deciso di cedere Dragusin. Per lui era un miglioramento per noi ci ha permesso di fare mercato. Dragusin farà una grande carriera, ma scherzando gli ho detto: 'senza di te non abbiamo perso'. Ovviamente ho scherzato, conosco il suo lavoro ma in quel reparto siano a posto".

    Dalla difesa all'attacco, Blazquez ha poi parlato dei volti nuovi appena sbarcati a Pegli: "In attacco abbiamo fatto un investimento su Ankeye, sono sicuri che farà cose importanti ma ci vorrà un po’ di tempo. Vitinha ci darà mobilità e lo abbiano visto a Empoli. Lo abbiamo convinto a venire qui. Su Spence ci avevamo pensato e con l’affare Dragusin è venuto qui. Sappiamo che può migliorare e ci darà delle soddisfazioni. Ci è mancato un giocatore di inserimento a centrocampo. Malinovskyi si è messo a disposizione, non ha ci ha chiesto follie. Abbiamo trovato l’accordo in pochi minuti”.

    Il vero tormentone del mercato è stato però il possibile, e poi mancato, addio di Albert Gudmundsson: “Mi ha chiamato la Fiorentina. Ci ha fatto un’offerta ma io ho detto di no. Gud è venuto a dirmi che poteva guadagnare di più a Firenze. Io gli ho risposto che per noi era importante e che sarebbe stato qui. Lui ha accettato senza problemi. Albert si è comportato in modo impeccabile. La Fiorentina ha insistito ma io non ho più risposto. Comunque anche Dragusin voleva restare. Per noi non vendere Gud è stato un sacrificio ma se si punta sul risultato sportivo è giusto tenerlo. Strootman ha detto ad Albert 'se vai via ti ammazzo'. Questo è il gruppo”.

     

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