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Genoa, Bertolacci: 'Altro che Lazio, il mio derby è contro la Sampdoria'
Spostato per la prima volta in stagione in cabina di regia, complice l'assenza dell'infortunato Miguel Veloso, il centrocampista romano ha sfoderato una delle migliori prestazione dell'anno, tornando a far intravedere alcuni di quei guizzi mostrati in carriera prima del suo sfortunato passaggio al Milan. Ma più che la prestazione personale, la cosa che più conta per Bertolacci è soprattutto l'aver aggiunto tre punti ad una classifica ancora non troppo sicura: "Per i nostri valori non dovremmo occupare quella posizione di classifica - ha raccontato alla Gazzetta dello Sport - ma se siamo lì significa che qualche responsabilità ce l'abbiamo. Vincere a Roma è stato fondamentale. Sono contento per Laxalt che si è preso la sua rivincita dopo il gol annullato. Ora testa al Chievo".
Oltre che per i suoi trascorsi in giallorosso, la sfida dell'Olimpico è stata particolare per Bertolacci anche perché l'ha messo di fronte ad un'inedita sfida in famiglia. Sull'altro fronte del campo agiva infatti il cognato Alessandro Murgia, fratello della sua compagna Nicole: "Ci conosciamo da sette anni ma non avevamo mai giocato contro - ha spiegato il centrocampista genoano - Affrontarsi da avversari è stata una grande emozione. Nel sottopassaggio ci siamo incoraggiati a vicenda e alla fine ci siamo fatti i complimenti. Ritrovarsi è sempre bello. Il sogno sarebbe giocare un giorno nella stessa squadra".
Nonostante la sua fede dichiaratamente milanista nata ai tempi in cui Roberto Baggio militava in rossonero, che lo portò addirittura a farsi crescere il codino come lui, e un cartellino ancora di proprietà del Diavolo, Bertolacci svela come per lui, romano doc, la vera stracittadina sia una sola: "Genova è sempre stata la mia seconda casa. Qui mi trovo molto bene. Ho tanti amici. Sono cresciuto nelle giovanili della Roma ma il mio vero derby è quello contro la Sampdoria, come in passato lo era con l'Inter.".