Getty Images
Genoa, Ballardini tripla Maran: i numeri benedicono il cambio di panchina
Dal 23 dicembre scorso, data dell'esordio quater del Balla alla guida del Grifone, i rossoblù hanno praticamente triplicato i propri punti, tirandosi fuori dalle profondità di una classifica che all'antivigilia di Natale li vedeva relegati al penultimo posto. Nonostante l'evidente rallentamento delle ultime giornate, complice anche un calendario non certo semplicissimo, l'effetto Ballardini ha avuto su Criscito e compagni le stesse conseguenze di un tonico rinvigorente, gettando le basi per l'ennesima salvezza miracolosa firmata dal vate di Ravenna.
Ma analizzando più nel dettaglio i numeri si nota come le differenze tra Maran e Ballardini non siano effettivamente così marcate. Dopo tredici giornate il Genoa aveva segnato appena 12 gol, un bottino non poi così distante dai 15 messi a segno nella successiva dozzina abbondante di partite. Anche il numero di tiri verso la porta avversaria è migliorato sì ma non di molto, passando da una media di sei tentativi ad incontro ai sette attuali.
Più che in attacco il vero stacco sta casomai nel reparto arretrato.
Sotto la gestione Maran quella rossoblù era la quarta retroguardia più bucata d'Italia, con un media esatta di 2 reti incassate a gara. Un dato più che dimezzato in meno di tre mesi, come dimostrano i 12 gol al passivo delle ultime 13 sfide. Tanto che oggi sono ben dieci i club di A che hanno subito più del Grifone.
Insomma, come si diceva una volta, le vittorie passano prima di tutto dalle difese. Ed evidentemente anche le salvezze.