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Genoa, Ballardini si guadagna il rinnovo ma annuncia: 'Resterò? Vedremo...'
Eppure, paradossalmente, malgrado quel che dicono le carte bollate proprio da ieri le strade del tecnico romagnolo e della società ligure sembrano un po' più lontane. Ad aprire un importante grado di separazione tra le parti è stato a fine partita lo stesso Ballardini ai microfoni di Sky Sport. Sollecitato dai giornalisti in studio circa una sua permanenza a Pegli, l'allenatore ha risposto così: "Non lo posso dire. Penso che sia giusto che l’allenatore parli prima con il presidente. Bisogna avere chiaro quello che si vuole fare da qui in avanti. Se c'è un’idea condivisibile si va avanti assieme, sennò faremo come le altre volte".
Dichiarazioni all'apparenza diplomatiche, forse esternate nel tentativo di evitare di sbilanciarsi troppo in un senso o nell'altro, ma che sotto sotto nascondono la consapevolezza di Ballardini che nonostante i risultati raggiunti e ciò che dice il contratto il suo futuro è ancora tutto da scrivere.
D'altronde lui stesso ha già assaggiato sulla propria pelle il gusto sgradevole del 'ben servito' dopo aver compiuto, sempre nella Genova rossoblù, imprese simili a quella portata a termine ieri sera. Accadde una prima volta nel 2011 e poi di nuovo due anni più tardi. Ma soprattutto è successo in tempi recenti anche a due suoi predecessori sulla panchina genoana. Sia Cesare Prandelli, due stagioni fa, che Davide Nicola, l'anno scorso, furono sostituiti a fine campionato malgrado si fossero guadagnati la conferma formale con l'ottenimento della salvezza.
La speranza dei tifosi rossoblù è che almeno questa volta dopo il due non ci sia necessariamente anche il tre.