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Genoa, Ballardini: 'Chiesi a Preziosi di liberarmi gratis a giugno. Ma non volle'
Quell'episodio fu, a detta di Ballardini, solo l'inizio di una divergenza di vedute che sarebbe poi scaturita nel divorzio autunnale: "Le cose peggiorarono con la cessione di Shomurodov alla Roma - ha proseguito il tecnico ravennate - Avrei voluto giocare con tre attaccanti, come al Palermo e al Cagliari. Pensavo a un 4-3-3 o 4-3-2-1. Affrontai le prime due giornate con una Primavera rinforzata, contro Inter e Napoli. Poi arrivarono dei giocatori non allenati o infortunati”.
Come è proseguita poi la stagione del Grifone è cosa nota. Al Balla subentrò Shevchenko al quale seguì Blessin. Ma né l'ucraino né il tedesco riuscirono a scongiurare la retrocessione: “Con me ci saremmo salvato? Non lo so. Con scelte condivise sul mercato di gennaio, penso che ce la saremmo giocata. Con Blessin ho visto una squadra compatta in fase difensiva, ma che faticava a creare pericoli. Bisogna legare l’esperienza e le idee più o meno astratte. A mio parere bisognava sfruttare Destro“.
Ballardini si è congedato infine con un augurio e una certezza in vista dell'imminente campionato di Serie B: “Il Genoa è favorito, non può essere altrimenti. Resto un grande tifoso genoano, legato a molte persone“.