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Genoa, avv. Izzo: 'Chiederemo la grazia per Armando'
Dopo il processo sportivo che l'ha visto coinvolto la scorsa primavera, a causa di un tentato illecito ai tempi in cui militava nell'Avellino, e che in secondo grado l'ha visto condannato a sei mesi di squalifica per omessa denuncia, il difensore partenopeo del Genoa punta ad un ulteriore e definitiva abolizione della pena inflittagli.
Lo spiega il suo legale, l'avvocato Mattia Grassani, ai microfoni di Pianetagenoa1893.net: "Tra tre o quattro settimane al massimo chiederemo la grazia, la risposta dipenderà esclusivamente dal Presidente Tavecchio. Izzo ha accettato la squalifica senza criticare l’operato dei giudici e della Federazione, inoltre non ha tratto utilità economica dalla violazione delle norme (omessa denuncia, ndr) e non c’è rischio di reiterazione del reato»
Dopo una prima condanna a 18 mesi di squalifica, il 25enne di Scampia è stato parzialmente graziato dalla giustizia sportiva nel secondo ed ultimo grado di giudizio, ricevendo un fermo disciplinare che terminerà il prossimo 12 ottobre. L'obiettivo di Izzo è però quello di tornare in campo già alla ripresa del prossimo campionato: "Armando - ha detto ancora Grassani - è ragazzo dalla specchiata moralità, ha scontato più della metà dei sei mesi di squalifica. Se la grazia sarà concessa sarebbe arruolabile già per l’inizio di campionato o per la seconda/terza giornata".
La scorsa settimana la Lega Calcio ha concesso ad Izzo la possibilità di scendere in campo con i compagni durante le amichevoli estive del Genoa. Una decisione che sembrerebbe giocare a favore del calciatore nella sua richiesta di grazia: "Credo proprio di sì - ha proseguito Grassani - inizialmente si presumeva che la deroga sarebbe stata negata per la gravità del reato. Cosa confutata portando esempi di calciatori che hanno ricevuto la concessione dopo la commissione di reati più gravi".
Un caso analogo a quello di Izzo fu quello dell'ex sampdoriano Stefano Guberti, graziato un anno fa dallo stesso Tavecchio dopo aver scontato buona parte della pena inflittagli. "C’è un moderato ottimismo" ha concluso l'avvocato Grassani.