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    Genoa, anche a Monza il finale è da horror: 10 punti persi dopo l'83'

    Genoa, anche a Monza il finale è da horror: 10 punti persi dopo l'83'

    • Marco Tripodi
    C'era una volta la Zona Cesarini. Ossia quella parte di partita, prossima al triplice fischio, ribattezzata così in onore di Renato Cesarini, bomber italo-argentino degli anni '30 specializzato nel bucare le reti avversarie nei minuti conclusivi delle sfide.

    Una locuzione antica di quasi un secolo che oggi potrebbe essere rinverdita sostituendo il nome dell'ex centravanti della Juventus con quello del Genoa. Con una differenza sostanziale. Mentre Cesarini i gol li faceva, il club più antico d'Italia sembra aver preso la pessima abitudine di subirli. Un leitmotiv triste e consolidato che si è ripetuto anche ieri pomeriggio al Brianteo contro il Monza.

    PESSIMO VIZIO - Quello realizzato da Mota Carvalho non è però come detto un unicum nell'annata dei liguri. Nei quindici turni di campionato fin qui disputati in stagione, infatti, i rossoblù di Alberto Gilardino hanno dovuto raccogliere il pallone in fondo al proprio sacco negli ultimi dieci minuti di gioco in ben otto partite. Più della metà di quelle giocate. Un'attitudine negativa che sta costando carissima a Badelj e compagni. Gli otto gol incassati tra l'83° e il fischio finale sono costati ben dieci punti al Grifone. Un'enormità. Soprattutto se rapportati ai 15 effettivamente messi in classifica dal Genoa.

     

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