Nove con Cassani, che potrebbero diventare dieci se dovesse anche arrivare il centrocampista richiesto da Ballardini. Il Genoa è pronto ad entrare nella storia del calciomercato andando in doppia cifra nella casella degli acquisti nel solo mese di gennaio. Tutto fatto, come si diceva, per Mattia Cassani: stasera l'incontro decisivo e fascia destra blindata dall'ex viola. Poi toccherà ad un centrocampista, con l'ennesimo assalto ad Almiron, un ultimo approccio per sondare la disponibilità dell'Atalanta - poca al momento - su Biondini, e la possibilità infine di gettarsi su Ortiz. E via con il decimo acquisto, quindi, che porterebbe sopra i trenta i giocatori a disposizione di Ballardini. Un'esagerazione da ridimensionare in soli tre giorni per non avere un grosso problema di sovraffollamento a Pegli.

In tutto questo, con nomi importanti approdati sotto la Lanterna per salvare il Grifo, è facile notare poca programmazione. In un mese si è fatto e disfatto tutto più volte. Granqvist doveva essere ceduto per fare cassa e ripagare il mercato di gennaio, lo svedese invece è rimasto e sono stati acquistati ben tre centrali da affiancargli: Manfredini, Portanova e Acerbi. La sensazione è che siano troppi e che a partire sarà il più giovane, Acerbi (destinazione Chievo), e a rimanere i due più esperti, a cui sono stati fatti firmare contratti lunghi e sostanziosi. Alla faccia del calcio che cambia e che punta sui giovani.  Programmazione saltata anche a centrocampo, con il ritorno su Biondini, scaricato in estate in prestito senza alcuna spiegazione, e sostituito prima con la meteora Anselmo e poi con Seymour. Il cileno però è già al Chievo e il ruolo è di nuovo scoperto. Preziosi, il mercato e il Genoa: la storia continua tra pochi alti e molti bassi.