Genio, mago, meraviglia: ciao Dinho! E ora? Un film, con Tyson e Van Damme
I suoi scarpini appesi devono essere belli da vedere. Come bello era vederli trattare il pallone, in maniera magica, meravigliosa, divertente in un campo di calcio. Se pensi a Ronaldinho pensi al calcio vissuto come sogno, nel senso più puro del termine: faccio quello che mi viene in mente. Ecco, poi lì c'è tutta la differenza che passa tra un dilettante e un fuoriclasse, riuscire a fare quello che immagini con la fantasia. "Dinho può" parafrasando Angelo Massimino, storico presidente del Catania Calcio. Ha detto addio, dopo due anni di comparsate tra amichevoli di beneficenza e match pagati a gettone, un giocoliere vincente, un funambolo che è uscito tra gli applausi dei nemici del Bernabeu, uno che una notte d'estate ha riempito San Siro in una Milano deserta. Magie che solo il pallone può dare, magie che solo il pallone può spiegare. E ora, Dinho, che fai?
DINHO ATTORE - Protagonista, assoluto, nel Barcellona di Rijkaard; nato per giocare nel 4-2-fantasia nell'anno da allenatore del Milan di Leonardo, ora si dedica al cinema. Già, perché il 26 gennaio, negli States, uscirà Kickboxer: Retaliation, sequel di Kickboxer-La vendetta del guerriero. Ronaldinho, al fianco di Jean-Claude Van Damme e Mike Tyson, preparerà il protagonista Kurt Sloane alla battaglia contro l'enorme rivale Mongkut (interpretato dall'ex cestista Hafþór Júlíus Björnsson). Nel trailer, uscito il 4 gennaio, tra spade, sangue, i pugni di Iron Mike, l'esperienza Van Damme e tante rocce frantumate, spunta l'ex 10 del Milan calciare palloni verso Sloane, il quale deve evitarli per non fare una brutta fine. Il tutto col sorriso, come sempre, in campo come dietro una telecamera. Del resto, lo insegna il Dinho pensiero: "Saudade o non saudade, se non sei felice sono cavoli amari". E senza di te sono cavoli amari...
@AngeTaglieri88