Gattuso: 'Sono quasi al capolinea'. Su Cassano: 'Quando sbrocca sbrocca'
"Io spero che lo vinciamo noi. Siamo da 22, 23 giornate in testa, abbiamo battuto per due volte sia il Napoli che l’Inter, che sono seconde e terze in classifica…penso che ce lo meritiamo questo scudetto. Ma mancano sei partite, speriamo bene!". In un'intervista concessa alla trasmissione Verissimo, su Canale 5, Rino Gattuso parla in questi termini della lotta scudetto che vede coinvolti Milan, Napoli e Inter.
Il centrocampista rossonero poi parla del compagno di squadra Antonio Cassano: "Antonio lo conoscevo già prima che venisse a giocare nel Milan. E’ un bravissimo ragazzo ma quando sbrocca.. sbrocca. Diciamo che devi essere bravo a non farlo sbroccare. Quando vedi che gli sta partendo l’embolo, gli stai vicino e lo calmi". Sulla squalifica rimediata dal barese nel derby: "Io non mi sono arrabbiato quando Antonio si è tolto la maglietta, si sono arrabbiati Galliani e la società. Io, siccome faccio pochi goal, non la tolgo, ma oggi è un po’ un’abitudine di tutti, diciamo un’abitudine sbagliata perché poi sai che verrai punito!".
Sul suo futuro, il centrocampista del Milan ha le idee molto chiare: “Sono quasi al capolinea. Manca poco per appendere le scarpe a chiodo. Ho 33 anni e per il ruolo in cui gioco posso ancora andare avanti due anni ma poi lascerò. Sono orgoglioso di non avere rammarichi, ho fatto tutto quello che volevo fare. In futuro mi piacerebbe allenare i ragazzini".
Poi, interrogato dalla conduttrice Silvia Toffanin su cosa avesse detto a Ibrahimovic, in seguito alla reiterata squalifica di quest'ultimo, Gattuso risponde : "Ma hai visto quanto è grosso? A Ibra non ho detto niente perché avevo paura di prenderle!".
Infine, una curiosità sullo spogliatoio rossonero: "Nello spogliatoio la prima lingua che si parla in questo momento è il brasiliano, poi un po’ d’inglese ed infine l’italiano, ma quando mi arrabbio, sentono parlare anche in calabrese e dico frasi del tipo 'te spacco a’capa'".