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    Gattuso risponde a Sarri: 'Europa League un privilegio, non una follia. Ora Milan con mentalità, sul futuro...'

    Gattuso risponde a Sarri: 'Europa League un privilegio, non una follia. Ora Milan con mentalità, sul futuro...'

    Il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro il Ludogorets: di seguito le sue dichiarazioni.

    DIFFICOLTA' - "Grandissimo rispetto per il Ludogorets, perché negli ultimi sei anni è stata in Europa più del Milan, è casa loro. In questi ultimi sei anni abbiamo meno esperienza di loro, è una squadra che in Bulgaria sembra sorniona poi si trasforma in Europa. Ha grandissimi giocatori di qualità, se concedi campo sono devastanti. Dobbiamo avere rispetto di una squadra molto pericolosa e che non dobbiamo sottovalutare. Pensiamo di incontrare una squadra che può metterci in grandissima difficoltà".

    BIGLIA - "(che ha già affrontato il Ludogorets con la Lazio, ndr) Non abbiamo bisogno che un nostro giocatore ci dica come gioca il Ludogorets. Abbiamo tantissime persone che lavorano per noi e che ci dicono come gioca, Lucas può dirci qualcosa sull'ambiente. Il Ludogrets non ha bisogno di presentazioni, è una squadra che difficilmente sbaglia a comprare giocatori".

    MOTI - "Non mi piace parlare dei singoli giocatori, è una squadra che ti lascia tantissimo campo e puoi far loro male quando li trovi scoperti. La differenza oggi non la fanno i difensori o i centrocampisti, ma 3-4 giocatori. Penso che domani il Ludogorets giocherà con un centrocampista in più, se lavora bene può metterci in grandissima difficoltà: il reparto che mi fa più paura è l'attacco".

    RIFINITURA A MILANELLO - "Dopo cinque ore di viaggio è assurdo mettere i giocatori in campo ad allenare, era meglio farla stamattina. Dopo cinque ore la schiena ne risente, mi è sembrato giusto fare così".

    TITOLARI IN CAMPO - "Vediamo domani, penso che in questo momento do la sensazione di non avere fiducia o rispetto per quelli che stanno giocando meno. Non è così, stiamo attraversando un buon momento e voglio dare continuità sulle cose positive che stiamo toccando con mano. Arriverà anche il momento per gli altri, non sono frasi di circostanze ma ci credo veramente. Cambio poco perché ho la sensazione che in settimana recuperiamo bene fisicamente, non vedo stanchezza. Spero che chi verrà chiamato in causa ce la metterà tutta per dare un supporto a quelli che stanno giocando con continuità".

    EUROPA LEAGUE VIA PER LA CHAMPIONS - "E' assurdo pensare di fare calcoli in Europa, sappiamo che le squadre ai sedicesimi sono fortissime e ben attrezzate. Dobbiamo pensare a mettercela tutta per andare agli ottavi, poi vedremo. Siamo il Milan, una squadra che negli ultimi trent'anni ha vinto tanto e abbiamo un peso importante: è una maglia storica e va rispettata. Pensiamo partita per partita, abbiamo anche campionato e Coppa Italia, ora non ci possiamo permettere di fare dei calcoli. Difficilmente ho toccato con mano un Milan che sceglieva le competizioni che giocava".

    EUROPA LEAGUE FOLLIA PER SARRI - "Per me è un grandissimo privilegio. Non voglio fare nessuna polemica, ma io ho quarant'anni e per me è un privilegio. Meno tempo per recuperare? Si sa, fa parte del calcio. Metterei la firma per fare sto lavoro e poter giocare ogni tre giorni".

    LUDOGORETS - "Penso che domani vedremo una squadra con un centrocampista in più, con il 4-3-3. Spero di sbagliarmi ma sarà così".

    DA TRAGHETTATORE A CONFERMATO - "La sto vivendo male. Qualcuno mi conosce da giocatore, da allenatore molto meno. Soffrivo molto quando sentivo complimenti. Io voglio fare il mio lavoro, non è retorica ma lo penso veramente: io sto vivendo un sogno, mi sta costando tantissima fatica perché si dorme poco e sento grandissima responsabilità addosso. Ma sono orgoglioso di quello che sto facendo e devo ringraziare i ragazzi che mi dedicano anche qualche ora in più del loro tempo. Mi ascoltano, tocco con mano quello che si dice. Poi non voglio essere un peso per il Milan: mi ha dato questa possibilità, io me la vivo vosì. Con grande tensione e grande fatica, dopo vedremo. Me la voglio vivere partita dopo partita e vedremo dove arriveremo".

    DUE MESI DOPO RIJEKA - "C'è un mondo in mezzo? C'è dentro tanto lavoro, tanti sacrifici. E' sicuramente una squadra diversa con concetti diversi, con una condizione fisica migliore ma per come vedo il calcio io, non voglio fare nessuna polemica. Con più mentalità. Dal 7 dicembre ad oggi ci arriviamo sicuramente meglio, ma sappiamo che non possiamo sbagliare. Anche in campionato pareggiamo a Udine e vediamo il rammarico per una classifica non bellissima. Ci arriviamo con la mentalità di una squadra che sa quello che vuole".

    FAR SENTIRE IMPORTANTE CHI GIOCA MENO - "Come? Con grande onestà, senza parole di circostanza. Facendogli capire che bisogna allenarsi al massimo, senza mollare mai. Gli dico la verità. L'importante è farsi vedere presenti e più vicino a loro rispetto a chi sta giocando da protagonista".

    PRIMA EUROPEA PER MOLTI - "Ci deve essere sempre la prima volta. Il Ludogorets è una squadra i cui giocatori sono più abituati all'Europa rispetto a tanti dei nostri, ma questo non deve darci insicurezze, anzi. per noi è qualcosa di nuovo, che bisogna affrontare con grande voglia e grande rispetto, poi mano a mano più partite così si fanno ci si abitua e si capisce la differenza tra campionato e giocare in Europa".

    RISULTATI CON UN BEL MILAN - "Ho sempre detto che ho visto giocatori che mi hanno sorpreso a livello qualitativo. La cosa che mi affascina di più di questa squadra è l'età, vedo giocatori giovani che hanno caratteristiche ben precise che mi hanno facilitato a provare un certo tipo di calcio. Il fraseggio, il palleggiare, è perché sono in grado. Mancava una componente importante: l'essere squadra, non dare campo agli avversari, annusare il pericolo. Alla prima difficoltà spariva dal campo, penso che tutto quello che si sta vedendo è merito loro: ce l'hanno dentro. La squadra deve crescere in esperienza, lo dimostrano le sei espulsioni, ma sono contento".

    RISULTATO NEGATIVO PUO' COMPROMETTERE IL FILOTTO? - "La testa ancora non me la sono spaccata, non sono abituato a pensare negativo. Se si perderà affronteremo le altre partite allo stesso modo, perché andare in depressione? I momenti negativi nel calcio ci sono, spero di non passarci più ma non è scritto da nessuna parte. L'importante è averla preparata bene e penso che l'abbiamo fatto, poi al resto penseremo quando torneremo a Milanello".

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