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Gattuso non ha fretta, De Laurentiis ha un'opzione: le ultime sul rinnovo col Napoli
"Il mio futuro non ha importanza: ho un contratto di un anno e mezzo con delle opzioni ed è giusto così". Rino Gattuso ha le idee piuttosto chiare sul tema del rinnovo, diventato attuale a Napoli dopo la recente sequenza di risultati positivi della sua squadra, rilanciata dalle vittorie contro Lazio, Juventus e Sampdoria e di nuovo in corsa per un piazzamento europeo. Non è tempo di farsi distrarre da voci provenienti dall'esterno proprio quando la sua squadra è chiamata sin da domani contro il Lecce a confermare i segnali di progresso delle ultime settimane.
C'è poi quel precedente del Gattuso tecnico del Milan nella stagione 2017/2018 troppo fresco, quando il duo dirigenziale composto da Fassone e Mirabelli decise di prolungare l'accordo sottoscritto solamente pochi mesi prima, quando l'ex centrocampista aveva preso il posto dell'esonerato Montella. Non c'è la riprova che i fatti siano strettamente connessi, ma da quel momento in avanti i rossoneri andarono incontro a una flessione in termini di risultati che vanificò la rincorsa al quarto posto. Guarda caso, il sogno proibito anche del nuovo Napoli targato Gattuso, tornato a correre dopo le enormi sofferenze della fase crepuscolare dell'era Ancelotti. In caso di successo contro il Lecce, l'Atalanta si troverebbe ancora a 9 lunghezze di distanza, un margine non semplice da ricucire seppur e che non autorizza alcun tipo di volo pindarico.
L'OPZIONE DI DELA - Fin dal giorno del suo insediamento, il presidente De Laurentiis ha precisato che la permanenza dell'allenatore sarebbe stata vincolata ai risultati di questa stagione (il Napoli è ancora in corsa per la Coppa Italia e la Champions League) e ha a disposizione un'opzione per interrompere anticipatamente il vincolo contrattuale. Ma le ultime indiscrezioni sono per un rapporto sempre più stretto tra le parti e su un rinnovo che potrebbe essere seriamente discusso da marzo in avanti. Gattuso non ha fretta, Gattuso non mette premura, eppure il rapporto con la squadra e con la piazza non è mai stato così solido.
C'è poi quel precedente del Gattuso tecnico del Milan nella stagione 2017/2018 troppo fresco, quando il duo dirigenziale composto da Fassone e Mirabelli decise di prolungare l'accordo sottoscritto solamente pochi mesi prima, quando l'ex centrocampista aveva preso il posto dell'esonerato Montella. Non c'è la riprova che i fatti siano strettamente connessi, ma da quel momento in avanti i rossoneri andarono incontro a una flessione in termini di risultati che vanificò la rincorsa al quarto posto. Guarda caso, il sogno proibito anche del nuovo Napoli targato Gattuso, tornato a correre dopo le enormi sofferenze della fase crepuscolare dell'era Ancelotti. In caso di successo contro il Lecce, l'Atalanta si troverebbe ancora a 9 lunghezze di distanza, un margine non semplice da ricucire seppur e che non autorizza alcun tipo di volo pindarico.
L'OPZIONE DI DELA - Fin dal giorno del suo insediamento, il presidente De Laurentiis ha precisato che la permanenza dell'allenatore sarebbe stata vincolata ai risultati di questa stagione (il Napoli è ancora in corsa per la Coppa Italia e la Champions League) e ha a disposizione un'opzione per interrompere anticipatamente il vincolo contrattuale. Ma le ultime indiscrezioni sono per un rapporto sempre più stretto tra le parti e su un rinnovo che potrebbe essere seriamente discusso da marzo in avanti. Gattuso non ha fretta, Gattuso non mette premura, eppure il rapporto con la squadra e con la piazza non è mai stato così solido.