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Gattuso: 'Non voglio perdere Koulibaly per 3 mesi! Su Demme, Fabian e il mercato...'
COSA MIGLIORARE - "Contro la Lazio bisogna continuare così e commettere meno errori. Bisognare dare continuità a tutto, al gioco, alla squadra e migliorare nel palleggio tenendo bene il campo. Vedere la partita contro il Parma e poi contro l'Inter sono due squadre totalmente diverse, stiamo meglio fisicamente. La Lazio è una squadra che esprime un buon calcio e sta bene, nonostante un inizio difficile. Che sia da esempio per noi".
OSPINA - "Meret ha commesso un errore, ma li hanno commessi anche altri errori. Domani sceglierò chi giocherà. Ho due portieri molto validi, lo è anche Karnezis. Meret è il titolare, ma bisogna vedere. Non è cambiato nulla, ma non sta benissimo, per due giorni non si è allenato. Vedremo domani".
DEMME - "Quando sarà un giocatore del Napoli ne parleremo, adesso parliamo di chi è già del Napoli".
FABIÁN E ALLAN FUORI? - "Vediamo domani. I giocatori stanno facendo ciò che chiedo. Sento parlare di multe, della squadra che non sta sul pezzo, ma i giocatori ci sono ed hanno grande entusiasmo. C'è gente che sta 5-6 ore nella struttura per curarsi, per allenarsi. Ci sono stati problemi, ma da quando sono arrivato vedo giocatori che danno tutto. Spesso vedo cose non vedere e non corrette che vengono scritte".
IMMOBILE - "Non è solo lui, la Lazio ha velocità e tecnica, ma anche forza. Dobbiamo stare attenti a non dargli profondità. Dovrà essere suppergiù la stessa partita disputata contro l'Inter. Dovremo limitare i loro pregi e giocare sui difetti, perché anche loro ne hanno".
SENTE SUO LO SPOGLIATOIO? - "Comincio a vedere la squadra che tiene il campo, le cose su cui lavoriamo che vengono nel modo migliore. Per cui dobbiamo lavorare con entusiasmo e voglia".
KOULIBALY - "Ha lavorato tre giorni molto bene. Ieri per non commettere nessun errore abbiamo fatto una risonanza e c'è ancora un po' di edema. Per cui non possiamo rischiare. Sappiamo tutti quanto sia importante, ma non me la sento di metterlo in campo per poi rischiare di tenerlo fuori 2-3 mesi. Lunedì ricominceremo a toccare velocità diverse e vedremo quando sarà pronto per tornare in campo".
RIPARTENZE - "Le ripartenze le ho viste più contro il Parma che contro l'Inter. È stata la loro qualità a metterci in difficoltà. La Lazio ha caratteristiche ben precise, sono bravi a palleggiare, ma noi non dobbiamo dargli profondità, perché sono bravi anche a verticalizzare".
SQUADRA COMPATTA? - "Non sto qua a raccontare le barzellette. Se avessi visto una squadra morta avrei detto che non se ne poteva uscire fuori. Bisogna fare un filotto di partite. Questa è una squadra che non può pensare di avere una classifica del genere, perché ci sono giocatori importanti. È vero che bisogna metterli nelle condizioni migliori, ovvero chiedergli sempre qualcosa in più".
DEMME - "È da 4-5 anni capitano del Lipsia, club ai vertici del campionato tedesco e che gioca la Champions. Nulla da dire. Ma ora parlo solo dei giocatori che ho".
MERTENS - "Arriva martedì sera, è in Belgio con il fisioterapista della Nazionale, ha fatto le cure del caso".
COSA SARÀ DETERMINANTE - "Testa e gambe vanno insieme, se manca una delle due non va bene. Ora bisogna farle funzionare entrambe allo stesso modo. Poi la qualità sarà una componente importante".
FABIÁN RUIZ - "In questo momento è un giocatore di grande futuro e prospettiva, molto forte. A me piace lavorare con le coppie, ma siamo 4 centrocampisti più Gaetano che sta imparando a giocare lì. Se parlo di coppie me ne mancano due di centrocampisti. Parlando di Fabián sappiamo che gli piace giocare di più da mezzala piuttosto che da vertice basso, ma facciamo di necessità virtù. Per questo siamo alla ricerca di avere più scelte in ogni zona del campo. Certe volte allenarsi con i giocatori della Primavera ti fa andare più forte, ma si abbassa la qualità".
LOZANO - "È un giocatore molto forte e non a caso in due anni ha segnato tanto. Ha bisogno di scattare continuamente, credo sia questo il suo problema ora. Non riesce a dare una continuità sotto questo punto di vista e sono sicuro che quando crescerà ci darà una grande risposta".
DI LORENZO - "Al di là della scivolata ho visto un grande Di Lorenzo, che ha lottato con Lukaku, difficile da marcare".
CALLEJON - "Ha fatto per tanti anni questo ruolo. Credo che negli anni di Sarri il Napoli era una macchina perfetta, sembrava giocasse alla playstation e i giocatori si sono esaltati con questo modo di giocare a calcio. Sono contento di Callejon e può fare ancora di più, perché arrivato al 70' cala un po'. Deve crescere qui".
GIOCARE PIÙ DA PROVINCIALE - "Non abbiamo le caratteristiche per giocare così. Non abbiamo la mentalità, le qualità fisiche. Credete non ci abbia pensato? Sto dalla mattina alla sera a lavorare, ma bisogna essere sicuri in ciò che si fa. Bisogna essere continui su un pensiero, perché se chiedi qualcosa per settimane e poi la smonti perdi di credibilità".
DE LAURENTIIS - "Con il presidente mi sento tutti i giorni, parliamo di tutto con grande serenità. Ci facciamo domande a vicenda, si parla di tutto e c'è grande stima".
INFLUENZA SUL MERCATO - "Parlo tutti i giorni con dirigenza e presidente. Noi scegliamo i giocatori funzionali al mio modo di giocare ed è questa la parola chiave. Ho la fortuna di avere uno staff importante con cui mi confronto e si sta ore e ore per vedere ciò che serve. Possiamo fare buone cose".
I MOTIVI PER SCEGLIERE GATTUSO - "Amare ciò che si fa perché lavori facendo ciò che sognavi da piccolo. Siamo dei privilegiati, è certo. Poi bisogna lavorare e non accontentarsi mai, è questo ciò che chiedo ai miei giocatori. Tanti anni fa potevi giocare se fisicamente non eri fortissimo, mentre oggi la tecnica non è tutto. Posso anche accettare qualche sciocchezza durante la serata, ma quando ci si allena bisogna avere rispetto per tutti, a partire dai compagni".
NON È IL GATTUSO SCHERZOSO DEL PASSATO - "Non c'è nulla da scherzare, sappiamo tutti le difficoltà che stiamo vivendo in questo momento. Ma ho anche la consapevolezza di allenare una squadra forte che se trova il canale giusto non si ferma più. Ho dei pensieri e sinceramente venire qui e fare i sorrisini da ebete non mi piace, non ne ho voglia".
LA PAROLA CHIAVE - "'Nchianare, 'nchianare, 'nchianare (salire) mi piace molto, ma serve la consapevolezza che abbiamo il dovere di salire, salire, salire. E sicuramente dobbiamo essere bravi a non farci prendere dagli eventi. Bisogna stare calmi, lavorare e credo che quando saremo più liberi di testa con la gamba più frizzantina, questa è una squadra che farà divertire".