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    Milan, Gattuso: 'Razzismo? Ha ragione Ancelotti, ma sono solo 4 imbecilli. Sento la fiducia della società'

    Milan, Gattuso: 'Razzismo? Ha ragione Ancelotti, ma sono solo 4 imbecilli. Sento la fiducia della società'

    • Daniele Longo, inviato a Milanello
    La partita contro la Spal assume un valore fondamentale per il Milan. Per Gattuso c'è solo un risultato a disposizione per salvare la panchina, ovvero la vittoria. Il tecnico rossonero presenta la sfida contro i ferraresi in conferenza stampa.

    SULLA SQUALIFICA DI KOULIBALY CHE TORNERA' PER MILAN-NAPOLI: 'Sicuramente mi trovo d'accordo con le parole di Ancelotti, è giusto fermarsi. Sono 4 imbecilli che fanno i versi, non tutto lo stadio. Non dimentichiamo le frasi su Superga e Scirea, è un problema e bisogna portare rispetto. Bianchi, neri siamo tutti uguali'.

    SU DONNARUMMA: 'La stagione di Gigio è positiva, per l'età che ha è un fenomeno. Se non abbiamo perso al 90', l'altro giorno, è merito suo. Ce lo teniamo stretto'.

    SULLE EMOZIONI DEL MOMENTO: 'Penso che noi siamo una famiglia, ci troviamo tutti dentro caso e dobbiamo fare entrare meno spifferi possibile. C'è tanta delusione, abbiamo sistemato la difesa ma non facciamo gol. Nel primo tempo a Frosinone non abbiamo fatto bene, abbiamo rischiato anche di perderla. Dobbiamo essere consapevoli di aver fatto un dicembre disastroso, adesso abbiamo l'occasione di girare a 31 punti, non accadeva da anni. Da luglio ascolto che devo andare via, i giocatori devono dare il massimo e non per me. Sento la fiducia della società, devo pensare ai miei giocatori'.

    SUL SUO FUTURO: 'Io voglio continuare a lavorare perchè penso che, in questi mesi, non sono stato a pettinare le bambole con il mio staff. Stiamo attraversando un momento negativo, c'è la volontà di fare bene. Devo ringraziare chi mi ha dato l'opportunità di allenare il Milan, mi sono abituato a essere sempre in discussione, mi ci sono abituato. L'importante è avere il gruppo in mano, non il mio futuro'.

    SU HIGUAIN: 'Io voglio vedere il giocatore visto nel secondo tempo, saltava sempre l'uomo. Le palle gol si possono sbagliare, il rigore e l'espulsione con la Juve lo ha pagato. Io non voglio parlare di cessione, o sentirne parlare. Sono cose che dipendono dalla società e dal suo entourage, io voglio il migliore Higuain, quello che va a prendere palla e ci dà la superiorità numerica. Il resto, vedremo'.

    SU INTER-NAPOLI: 'Si, la ritirerei. E' giusto avere coraggio, poi diventa più facile per tutti. Non diamoci martellate solo al nostro paese, succede anche gli altri. Non credo che bisogna dare la colpa ai 65000 di San Siro, la bravura sta nell'isolare quei 2000 imbecilli. Io credo che i buu a Koulibaly non sono solo razzisti, ma anche di paura. Perchè è un cristiano che ti mette paura quando attacca e difende, non si devono fare gli ulullati ma gli dò questa lettura qui anche'.

    SUL PESSIMISMO: 'Abbiamo fallito due match ball, sento troppo pessimismo. Bisogna essere lucidi, lavorare con grande professionalità e continuare. Non c'è differenza tra la partita di Frosinone e Udine, lì abbiamo vinto al 90', così come col Genoa. I 4+2 stanno facendo un gran lavoro, ci manca qualità, ci perdiamo con i 4 giocatori davanti. Castillejo saltava sempre l'uomo, ha perso due palle ed è uscito dal campo, ci vuole più serenità'.

    SULLE COSE BUONE: 'Io sono convinto solo di una cosa: arriverà il giorno che non ci sarò più, fra cento anni. Sono sicuro di questo, il resto forse mi sono sbagliato a esprimermi. Abbiamo il dovere di dare qualcosa in più, quello che stiamo facendo non basta. Domani non mi interessa la prestazione, domani voglio vedere giocatori che vogliono portare a casa la vittoria'.

    SU SUSO: 'Oggi proverà, ha ancora un po' di fastidio. Io non voglio vedere una squadra molle come nel primo tempo di Frosinone'.

    ANCORA SU HIGUAIN: 'Quest'anno fa più dribbling rispetto all'anno scorso, stessi palloni toccati, gli manca la stoccata e il gol. Gli manca questo. Dopo l'espulsione dà la sensazione che non sta benissimo a livello fisico ma non è così, sta bene. Nel secondo tempo di Frosinone è uscito. Sento che ogni giorno l'ha chiamato qualcuno, io penso rimarrà qua, poi se succederà il contrario mi sarò sbagliato, ma da quello che ci siamo detti penso resterò qua'.

    SUL FATTO DI ESSERE UN PARAFULMINE: 'Perchè so da dove vengo, da dove sono partito, so che educazione mi hanno dato i miei e so che nessuno mi ha regalato niente nella mia vita. Ho sempre faticato per arrivare dove sono arrivato, fa parte del mio modo di essere prendermi le responsabilità. Mi piace mettermi sempre davanti, penso che in questo momento sia giusto così. Questa squadra ha dimostrato che deve fare un passo avanti a livello di carattere e mentalità, manca un po' questo aspetto qui. Io porto rispetto alle persone, ma non mi deprimo se qualcuno pensa che sono un allenatore scarso. L'unica strada è migliorarmi, vediamo se qualcuno cambierà idea come è successo nella mia carriera da calciatore'.

    SULLA MENTALITA' AVUTA CONTRO IL FROSINONE: 'Con la Fiorentina abbiamo fatto quello che dovevamo fare, siamo stati sfortunati. Col Frosinone abbiamo regalato 45 minuti agli avversari. Chi gioca di rimessa un paio di occasioni le può creare. Credo che abbiamo sbagliato approccio a Bologna e Frosinone. Il momento peggiore da quando sono qua non è questo, è stata la partita imbarazzante che abbiamo fatto a Verona, era una squadra senza capo né coda, col Benevento, con l'Atalanta in casa. Il problema ora è che un reparto non la butta dentro. All'inizio ci siamo fatti i gol da soli, abbiamo sistemato la difesa, ora sono convinto che se ci sbloccassimo la situazione si risolverebbe'.

    SU CALHANOGLU: 'A Frosinone l'ho messo a fare il quinto perché eravamo in difficoltà. Ha sbagliato ma non si è nascosto, è uscito fuori, ha chiesto palla. Non sta giocando ai suoi livelli, come Castillejo, Cutrone, Higuain... Finché io sarò allenatore Calhanoglu rimarrà qua, per me è un giocatore fondamentale. Nei momenti di difficoltà bisogna dar fiducia a tutti i giocatori, specialmente Calhanoglu'.

    SU CONTI: 'Non ha i 90 minuti, bisogna dargli minutaggio, la strada è questa. Bisogna metterlo in condizione per farlo giocare dal primo minuto, ad oggi non è pronto'.

    BORSINO INFORTUNATI: 'Caldara rientrerà a febbraio. Borini sarà dei nostri domani, Bertolacci anche lui a disposizione. Biglia credo sarà a disposizione a fine gennaio. L'unico che non avremo a disposizione a fine gennaio. Strinic ha avuto un problema al polpaccio, ce l'aveva già due mesi fa, ha avuto una ricaduta. Quando ricominceremo a gennaio sarà a disposizione'.

    SUL QUARTO POSTO: 'Il nostro scudetto è arrivare tra le prime quattro, siamo a tre punti dal nostro scudetto. Abbiamo sciupato tanto ma non dobbiamo guardarci indietro. Dobbiamo restare attaccati alla posizione, negli ultimi anni a fine campionato siamo arrivati a -16, dobbiamo restare attaccati e giocarci tutto in Primavera'.

    SUI CORNER BATTUTI MALE: 'Dopo Parma abbiamo cambiato qualche esercitazione per sviluppare negli ultimi 25 metri, ancora i frutti non si vedono. Calhanoglu per la qualità di piede che ha non può mai sbagliare, è quello che gli rimprovero. Stiamo iniziando a farli tirare anche a Rodriguez, non stiamo sfruttando benissimo gli angoli'.

    SUL FATTO DI SENTIRE LA SOCIETA' FARE QUADRATO SUL PROGETTO: 'Ogni giorno parlo con Maldini e Leonardo, ci guardiamo negli occhi, c'è grande onestà, la vicinanza da parte loro la sento, quando una squadra di calcio sente delle voci dal primo giorno di ritiro si va sempre a caccia di alibi. La società mi fa sentire la fiducia. Le voci che sentiamo dobbiamo metterle da parte ed essere compatti'.

    ANCORA SUI FATTI DI SAN SIRO: 'Penso che quei bu non sono per il razzismo ma per paura, sono 4 imbecilli. Non siamo una nazione di razzisti, abbiamo tanti immigrati che lavorano qui. Penso che questi che ululano non si rendono conto di quello che fanno'.

    SULLA POLITICA SOCIETARIA DEL SILENZIO: 'Nessuno mi ha mai detto che ho un ultimatum, nessuno mi ha mai detto "se non vinci questa vai fuori". Quando qualche mese fa ero in bilico mi ha detto di continuare a lavorare. Se la società sta in silenzio non ho problemi. La mia più grande preoccupazione che la squadra non riesce a vincere ed esprimere il lavoro del mio staff. I nomi che fate li fate voi, la società non mi ha mai detto che ho 5/6 giornate'.

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