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Gattuso: 'Pochi come Calhanoglu, basta parlare di Donnarumma. Su Fassone...'
DIECI ANNI DALLA VITTORIA DEL MONDIALE PER CLUB: 'C'è grandissimo orgoglio, vai a vedere tutti campioni che hanno vestito questa maglia. Io mi ritengo fortunato ad averla vista. Per trasmettere la mentalità basta entrare a Milanello, vedere tutte le foto. Poi è chiaro che bisogna mettere in condizione i nuovi di fare bene'.
SULLA PARTITA CON IL VERONA: 'Hanno uno stadio che spinge tanto, la nostra storia dice che è un campo maledetto. Sarà una partita diversa rispetto a mercoledì, sarà una partita molto molto difficile'.
SU CALHANOGLU: 'Ho visto calciare tantissimi giocatori ma come Hakan pochi. A livello balistico ci può dare molto, a livello fisico deve crescere. Ha fatto carichi importanti, si è allenato molto bene. E' impressionante vederlo calciare, sa anche lui che deve migliorare'.
UN AUGURIO AL MILAN DEL FUTURO: 'La tranquillità, non parlare solo di Gigio Donnarumma e della Uefa'.
SUL MOMENTO ATTUALE: 'Sono molto contento, per me è importante il lavoro settimanale. Quando vedi ragazzi che ce la mettono tutti, quando si aprono le discussioni anche in sala video, per me è un segnale di crescita. Questo è un qualcosa che mi fa ben sperare, c'è uno staff medico, tecnico-tattico, da Mirabelli a Fasssone tutti mi stanno dando una grande mano. Siamo una squadra, sono molto contento. Non mi fanno mancare nulla e li devo ringraziare, mi sento tranquilli e sicuro. Loro sono due persone fondamentali'.
SUL MILAN CONVINCENTE DELLE ULTIME PARTITE: 'La chiave deve essere lo scatto di Cutrone al 90', i due recuperi di Suso. Noi abbiamo bisogno di questo, non basta il livello tecnico'.
SULL'APPOGGIO DEI GIOCATORI ALLA DIFESA A 4: 'No, la scelta di passare a quattro è stata dopo Rijeka. Ho parlato con i componenti del mio staff, come ho finito la conferenza mi sono visto il primo tempo sul pc e tutti i movimenti, che anche Benevento, non mi piacevano. Non scivolavamo male, non corretto. Non ne ho parlato con la squadra, dopo l'allenamento del giorno dopo ne ho parlato con 4/5 della squadra'.
SU DONNARUMMA E LE REGOLE NELLO SPOGLIATOIO: 'A me piace avere un rapporto con i miei giocatori franco, ci vuole rispetto e lo vedo quando gente ci mette grande passione. Quando uno fa di tutto per recuperare l'infortunio, quando un compagno incita il compagno. Questo per me è lo spogliatoio. Sono stato giocatore e di stronzate se ne dicono tante, con loro mi comporto con grande onestà e pretendo questo da loro. Dopo devo fare delle scelte, non amo dare delle spiegazioni per non prendere in giro. Non ci sono figli e figliastri. Si può sbagliare, quello fa parte del lavoro'.
SULLE FATICHE NEL'ESSERE ALLENATORE DEL MILAN: 'L'allenamento è la cosa più bella per me. E' come dare le caramelle a un bambino, preparare la gara è la fatica, perchè ci sono allenatori più bravi di me che te la incartano. La fatica è questa qua, gestire un gruppo così numeroso. Non per l'extra campo, ho un club che mi sostiene. Dopo le partite faccio fatica a fare tutte le televisioni, conferenza stampa'.
SU CUTRONE: 'Vediamo se domani riuscirà, può giocare dall'inizio o a partita in corso'.
ANCORA SU CALHANOGLU: 'Per la tecnica che ha, se è in condizione, può fare tutto. Ha una gamba incredibile, può fare la mezzala o il terzo di attacco. La qualità gli è rimasta, deve ritrovare la gamba'.
SU RODRIGUEZ: 'Mi piace come sta giocando, per come giochiamo preferisco che lavoriamo con una difesa a tre e non va anche lui. Quando lo fa, soffriamo'.
SU KESSIE: 'Fa tanti scatti, metterei la firma sul vedere un Kessie come sta facendo ora. Tornerà lucido sottoporta come l'anno scorso'.
SU BORINI: 'Come Patrick ha il veleno addosso, una mentalità che non si abbatte mai, è sempre sul pezzo. Può fare tutto, ci mette grande passione e voglia. Per tanti è una novità vederlo terzino, ma vedendolo allenare non lo è'.
SU BONAVENTURA: 'Sia la componente fisica che mentale vanno di pari passo. In questo momento penso che tutta la squadra sta facendo bene, qualche singolo di più ma in questo momento vedo una squadra che gioca da squadra. Non vado alla ricerca della prestazione del singolo'.