Gattuso: 'Higuain non mi ha chiesto di partire. Ibra cercato, ci sta pensando'
SUL MOMENTO: 'Avrei preferito fosse più lunga la sosta per recuperare qualcuno. Ho visto uno squadra viva, che ha lavorato con grandissimi entusiasmo. Anche chi è tornato dalle Nazionali, devo dire che mi è piaciuto molto l'atteggiamento della squadra. Sono molto soddisfatto'.
SUI POCHI CAMBI A DISPOSIZIONE: 'Romagnoli e Musacchio si può provare ad averli a disposizione tra due o tre settimane, è la mia idea dopo aver parlato con loro. Ho sentito che i tuttologi hanno dato spiegazione di quello che abbiamo fatto: ci sono dei grafici, altrimenti sembriamo degli scappati di casa, che dimostrano che negli ultimi 5 anni abbiamo avuto tanti infortunati, questo è quello con meno. Cosa abbiamo sbagliato?E' successo che si sono fatti male tutti insieme, non andiamo a cercare il perchè si sono fatti male al polpaccio. Romagnoli non l'ho fatto giocare in Spagna perchè aveva un parametro che era a rischio infortunio. Alessio si è fatto male a Coverciano, Biglia dopo una corsetta. Caldara è l'unico che si è fatto male scattando. Non andiamo alla ricerca degli alibi. Siamo una squadra che non lavora in palestra, lavoriamo sulla parte superiore e mai nelle gambe. Stiamo andando alla ricerca di cosa abbiamo sbagliato, perchè qualcosa avremo sbagliato'.
SU CALHANOGLU: 'Sta un po' meglio, però è anche vero che dopo se Hakan si metteva di traverso, non mi dava disponibilità poteva farlo. E invece ha stretto i denti, come Kessie. Tanti cambi di gioco non riesce a farli, perchè gli faceva male. Anche noi lo abbiamo messo nelle condizioni di non fare bene, adesso è tornato e ci serve al massimo, per la qualità che ci dà'.
SULLE ASSENZE: 'Abbiamo tanti giocatori fuori ma non deve essere una scusa, dobbiamo dare tutti qualcosa in più. Giochiamo anche con tanti giocatori fuori ruolo, ma dobbiamo stringere i denti e migliorare la classifca'.
SULLE TRE SCONFITTE NEI BIG MATCH: 'Anche le squadre meno forti possono battere le più forti. La Juve è la squadra più forte del campionato ma penso che la partita non è stata da buttare. L'Inter è una squadra con caratteristiche precise, non ho mai visto una squadra metterci alle corde. Alcune volte abbiamo qualcosa in meno, io penso che le affrontiamo con la giusta cattiveria. A volte la giocata singola fa la differenza'.
SULLE PAROLE D'AMORE DI IBRA NEI CONFRONTI DEL MILAN: 'Non avevo bisogno delle parole di Ibra per capire che il Milan piace ancora tanto ai giocatori. Chi viene qua è sempre contento e gasato di indossare una maglia così gloriosa'.
SUI TITOLI SU IBRA: 'Non mi disturba, siccome mi è capitato che qualche giocatore è venuto e che non si è sentito a suo agio. Faccio l'esempio di Bonucci, mentre Higuain non mi ha mai detto che vuole andare via, si parla di essere meno nervosi e lo dice uno che lo era'.
SULLA SQUADRA: 'La squadra ha voglia, ha capito il momento, è una squadra che ha sempre avuto questo tipo di atteggiamento. All'inizio giocavamo un buon calcio e non riuscivamo a vincere le partite. Quest'anno giochiamo meno bene ma abbiamo fatto più punti. Dobbiamo essere bravi a recuperare i giocatori e fare i risultati'.
SU IBRA CHE SI E' PROPOSTO E LE SIMILITUDINI BONUCCI-HIGUAIN: 'Secondo me è sbagliato un passaggio, Ibrahimovic non si è proposto, forse è stato cercato, ci sta pensando. Non è sicuro che viene al 100%. La cosa più importante, quando giochi in grandissime squadre, quando vinci con continuità deve capire che questa è una squadra in costruzione e una società in costruzione. Chi viene qua deve mettere a disposizione la sua mentalità. A me è capitato quando sono andato a Sion, dopo due giorni volevo smettere. Ero abituato ad allenarmi in un modo diverso, la palla andava meno forte e volevo smettere. Sono venuto qua, mi sono detto, e non voglio fare figuracce. Ho abbassato le pretese, la voce e ho incominciato a capire chi avevo di fronte. Milanello non è una zona di parcheggio, chi vien qui deve mettere a disposizione tutte le caratteristiche. Bonucci ha dato tanto, Higuain anche ma deve migliorare quell'aspetto e lui lo sa. Non si è vendicato con la Juventus, per come è stato trattato. Il rigore se lo sentiva, li sbagliava Maradona i rigori. Non deve andare alla ricerca di alibi, deve andare avanti e pensare a lavorare'.
SU IBRAHIMOVIC CHE L'HA DEFINITO UN ALLENATORE VINCENTE: 'Con me non si vince nulla, ho perso una finale di Coppa Italia (RIDE ndr). E' stato un mio compagno di squadra, abbiamo un ottimo rapporto, ad avercene di giocatori così, lo ringrazio per quello che ha detto e vedremo'.
SU CUTRONE: 'Deve fare la sua partita, dobbiamo riuscire a giocare da squadra, quando arrivano le palle deve sfruttarle, sfruttare le sue caratteristiche, non deve sentire troppe responsabilità. Va lasciato tranquillo'.
SU SIMIC: 'Una occasione? Anche domani, non si sa mai. Abbiamo provato la difesa a tre ma anche quella a quattro. In queste nove partite lo abbiamo a disposizione, dobbiamo metterlo in condizione di farlo esprimere al massimo'.
UN ANNO DA ALLENATORE DEL MILAN: 'E' passato un anno ma sembrano dieci a livello calcistico. Ho vissuto un anno bello, è un gruppo valido, di ragazzi che stanno dando tutto, è un gruppo che riesce a stare bene insieme. Ci chiamiamo Milan, veniamo giudicati anche in maniera eccessiva ma ci sta per la storia. Per come sono cresciuti i ragazzi in questi mesi, la squadra è cresciuta tantissimo, l'asticella è ancora alta, dobbiamo sopperire a tanti errori, ma si può partire da qualcosa. Il merito è dei ragazzi che hanno voglia di migliorarsi'.
SUGLI INFORTUNI IN DIFESA: 'Abbiamo tanti infortuni nel reparto di difesa, perché in tutte le squadre mancano 3/4 giocatori. Non avere tanti difensori centrali fa effetto, ma sono convinto che domani faremo una grandissima partita'.
SULLA LAZIO: 'Quando la Lazio attacca ti trovi sempre 5 giocatori a riempire l'area. E' una squadra che porta tantissimi giocatori in avanti, non so se giocheranno più in avanti ma cambierà poco per noi. E' una squadra che ha cambiato poco dall'anno scorso, la tipologia di gioco è rimasta uguale. Sull'esterno ti possono mettere in difficoltà, Immobile attacca la profondità come pochi'.