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    Milanmania: Gattuso il nostro Conte, perché no? Si può tornare grandi con Rino

    Milanmania: Gattuso il nostro Conte, perché no? Si può tornare grandi con Rino

    • Carlo Pellegatti
    Le parole della Procura di Milano, sulla questione riguardante la trattativa che ha portato all’acquisto del Milan, chiudono ogni illazione. Non è il caso di aggiungere altro. Invece mi piace pensare che i prossimi cinque mesi potrebbero regalare al Club milanista un grande allenatore, Rino Gattuso. Il tecnico rossonero ha tante qualità sul piano professionale e temperamentale, che lo possono lanciare fra le panchine giovani più interessanti. Nel calcio odierno, la voglia di lavorare, la passione, la cura dei particolari sono fondamentali punti di partenza. Lui le possiede. Il vantaggio di Gattuso è poi quello di avere assorbito lo spirito di una Società leggendaria, ricca di trionfi e la forza, il carisma di un Gruppo che ha regalato dieci anni indimenticabili ai tifosi. Protagonista di splendide imprese, insieme a inarrivabili fuoriclasse, non solo per le loro doti tecniche ma anche morali. Insomma il maestro ideale per i giovani che entrano a Milanello e per i campioni che, grazie agli insegnamenti di Rino, sono in grado di capire subito che cosa significhi indossare la maglia del Milan.

    Volutamente non ho sottolineato altre qualità basilari per avere successo sulla panchina. Parlo delle capacità tecniche, della voglia di rinnovare e stupire, unite a  una buona lettura della partita. L’ambizione e il coraggio che Gattuso ha sempre offerto nella sua carriera mi rendono fiducioso riguardo a questi ultimi punti, anche perché sto parlando di un allenatore che comincia il suo lavoro alle 9 e finisce quando il buio e il freddo hanno avvolto il Centro Spotivo Rossonero, mai prima delle 17 o 18. Intanto si sta dimostrando un allenatore intelligente che ha capito quali avrebbero dovuto rappresentare le priorità per giocatori scossi da un inizio complicato. Ha cercato di cementare il gruppo, di regalare qualche certezza importante, senza inventare nulla, ma basandosi su schemi e moduli ben conosciuti soprattutto dai “vecchi“ della squadra. Il lavoro è ancora molto lungo, ancora irto di difficoltà, ma grazie a una saggia politica dei piccoli passi, il Milan prova a recuperare punti in classifica, per arrivare nelle migliori condizioni psicofisiche e a un buon livello di autostima e fiducia, nelle due sfide più delicate delle prossime settimane, quella di Coppa Italia, avversaria la Lazio, e quella contro il Ludogorets. Gattuso come Conte? E’ presto per azzardare paragoni impegnativi, ma la strada mi sembra quella giusta.

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