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Milanmania: Gattuso ha perso il timone della nave, può salvarlo solo 'Pungiglione' Cutrone
Quello che però mi ha preoccupato di più, in una delle serate più buie della storia internazionale del Milan, è stato il post-partita, quando ho ascoltato la conferenza stampa di Rino Gattuso. Ho visto un allenatore scosso e confuso, un nocchiero che sembra avere perso il timone, che sembra impossibilitato a portare la sua nave, il suo equipaggio fuori da un mare tempestoso. Quasi anche lui sorpreso da una burrasca, che le tre partite vinte, i 10 gol realizzati sembravano avere allontanato.
I tentativi dell’allenatore rossonero di dare una svolta alla orribile partita, cambiando due o tre schemi nei novanta minuti, ha sortito l’effetto contrario, aumentando il disorientamento dei milanisti, molti dei quali protagonisti di una prestazione purtroppo gravemente insufficiente.
Bakayoko deve essere ripresentato quando darà garanzie di aver ritrovato qualche bagliore della sua vecchia forza. Borini ha giocato la sua peggior partita in maglia rossonera. Zapata stenta a tornare in una accettabile condizione di forma. Lo stesso Reina, invocato da molti dopo l’errore di Donnarumma nel derby, sembra arrugginito, lontano da una sufficiente agilità e reattività.
La società ha comunicato, pur solo ufficiosamente, che la posizione di Gattuso appare ancora salda, ma, sotto gli occhi di Gordon Singer, il tecnico calabrese ha guidato una squadra incerta e balbettante che, mai come in questo periodo, ha bisogno di una guida sicura, forte, autorevole.
Aggettivi che lo sguardo di un Gattuso, mai visto così provato e timoroso, confermano lontani dal grande guerriero ammirato per anni, dall’indimenticabile “Il Vento e il Leone”. Genova sarà il porto dove il vascello gattusiano approderà felice e sollevato o affonderà senza appelli. In due giorni, non sarà facile, per Rino, ritrovare tutte le sue forze, tutte le sue convinzioni, tutta la sua proverbiale grinta, e soprattutto trasmetterle alla squadra. Serve un Milan totalmente differente da quello visto nelle ultime partite. Il Campionato lo sta ancora aspettando, in Europa League invece la strada per il primo posto è diventata impervia e anche la qualificazione passa da due grandi performance in Spagna e in Grecia.
Il pensiero di un cambio di allenatore mi atterrisce, anche per l’affetto che nutro, e tutti nutriamo, per Gattuso, ma è fondamentale una pronta reazione sua e dei suoi giocatori. Intanto mi auguro che nella rifinitura di sabato senza esitazione si provi uno schema, qualsivoglia schema, che implichi, contro la Sampdoria, la presenza di Patrick Cutrone, il Pungiglione. Per temperamento, rabbia, voglia, fame, grinta, l’attaccante numero 63 non può più partire dalla panchina. Una panchina che sta bruciando. Il pompiere giusto può essere solo lui!