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Milanmania, a Gattuso servono rinforzi e non parole: dentro Ibra e altri due!
Urgono rinforzi anche nel mercato di gennaio. Massimiliano Allegri mi ha ricordato il Generale de Santa Ana, nell’assedio a Fort Alamo, l’evento più celebre e leggendario della rivoluzione texana. I volontari americani, fra i quali Davy Crockett, resistono stoicamente per 13 giorni all’esercito messicano, composto da cannoni, unità di artiglieria e cavalleria. Poi, nel momento decisivo, Santa Ana schiera quattro divisioni di uomini, che annientano gli eroici soldati texani. Come Davy Crockett, ma senza il cappello di pelliccia con la coda di procione, Gattuso ha resistito a lungo, ha tenuto la partita in equilibrio, ha cercato di mettere forze fresche, Laxalt e Borini. Quando però il comandante Max, accompagnato dal Deguello ,la musica dell’esercito messicano, ha messo in campo Douglas Costa e Khedira, mentre si scaldavano Bernardeschi e Cuadrado, per il Milan non c’ è stato più scampo.
La proprietà ha certamente capito che questo gruppo abbia valide potenzialità, nei suoi tredici o quattordici giocatori. E' assolutamente fondamentale però alzare il livello qualitativo e quantitativo della rosa, se il Milan voglia competere fino alla fine del campionato per le posizioni di eccellenza. A proposito di… alzare, ecco il primo oggetto da prendere in mano. E' una cornetta del telefono per comporre il prefisso + 46, quello di Stoccolma, dove abita Ibrahimovic. Invitarlo poi a Casa Milan, per discutere sul suo ritorno. Invito che sarebbe accolto dal sorriso dello svedese.
Secondo passo: cercare un centrocampista e un difensore centrale vista l’emergenza del ruolo, per almeno altri sessanta giorni. Contro la Lazio mancheranno Caldara, Musacchio, ancora Conti, che rientra contro il Dudelange, Biglia, Higuain, con Bonaventura al rientro e Calhanoglu ancora timido nelle sue prestazioni. Kessie infine sarà reduce da due partite con la Costa d’Avorio. Facile capire che il compito che attende Gattuso sembri disperato, come quello Crockett a Fort Alamo. Nel 1836 i rinforzi arrivarono troppo tardi. Nel 2018 mi auguro che i plenipotenziari del mercato rossonero lavorino bene e rapidamente: Gattuso e i suoi Ragazzi lo meritano!