AFP/Getty Images
Gattuso: 'Futuro? Con Leo e Maldini siamo in buone mani, sanno chi voglio'
Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Empoli: "Calhanoglu? Ieri sono andato con la mia tazzina di caffè e sono andato a salutarlo. Ma non ho un rapporto così solo con Calhanoglu, ce l'ho con tutti. Calhanoglu non ha attraversato un momento bellissimo, preferisco coccolare i giocatori che trovano meno spazio e che stanno trovando poco la via del campo".
SULL'EMPOLI - "Da parte mia c'è grande preoccupazione, è una squadra che ha cambiato modulo, un allenatore che prepara bene le gare. Domani c'è da soffrire, non ci sono partite facili, noi domani dobbiamo crescere, queste sono le partite in cui si cresce, non possiamo permetterci di sottovalutarla. Domani gara molto difficile, contro una squadra con grande valori tecnici".
SU PAQUETA' - "Paquetà al posto di Suso? Qualche volta fa già l'esterno d'attacco, si cambia con Calhanoglu. Può fare tutti i ruoli, può fare mezzala, la mezzapunta, l'attaccante esterno. Abbiamo 3 partite in 8 giorni, non dobbiamo sottovalutare questo aspetto".
SUI CAMBIAMENTI - "Bisogna essere bravi, in questo momento dobbiamo dare qualche possibilità a chi ha giocato di meno. La cosa più importante è non perdere entusiasmo".
SULLE DIFFICOLTA' DEGLI ALTRI - "Noi dobbiamo continuare a pensare a lavorare con criterio, con voglia. Non bisogna sfidare la buona sorte, bisogna continuare a credere in tutto quello che si fa e non credere che sia tutto più facile. Pensiamo a casa nostra".
SUGLI ELOGI - "Io li vivo male... Devo ringraziare la squadra, che sta facendo bene, sta facendo le cose importanti. In questo momento, ma anche quando parlavano male, io leggevo poco, non ho bisogno che tutti i giorni mi dicono bravo bravo o andavo in depressione quando mi dicevano che non ero capace. Devo essere continuo, massacrano allenatori che hanno vinto tanto come Mou, Allegri e Ancelotti, ormai è così, c'è tanta gente e tanti tifosi da tastiera, bisogna pensare solo al lavoro".
SU HIGUAIN - "Non parliamo più di Higuain, parliamo di chi c'è. E' il Milan di tutti, in questo momento abbiamo un attaccante che sta valorizzando tutto quello che gli arriva ma i meriti sono di tutti. I meriti bisogna darli a tutti, la squadra è giovane, può crescere ancora tantissimo, l'importante è che c'è la voglia, il bivio è dare continuità a quello che stiamo facendo, è lo step che dobbiamo superare" .
SULLE DONNE E IL CALCIO - "Mia moglie mi fa la formazione... al di là delle battute, io tre volte a settimane parlo con un allenatore molto molto preparato come Carolina Morace, ci sono tantissime donne che ne capiscono e vi posso garantire che quando parla con Carolina c'è sempre un confronto molto aperto interessato. Su mia moglie è una battuta".
SULL'ATALANTA - "Ci sta che un po' la subisci, ma è vero che sul 3-1 si poteva gestire in maniera diversa. Per come stiamo giocando ultimamente, però, ci sta che ci sono 3-4 minuti in cui rimani là. Dobbiamo migliorare per diventare più forti".
SU MALDINI - "In questo momento Paolo, Leo e Gazidis sono un valore aggiunto. Da quando ho iniziato questo lavoro, e il fare allenatore è difficile parlare con presidenti e proprietari, ho un confronto su tutto, Maldini dice la verità, tante cose non le condivido come loro non condividono tante cose mie, ma si lavora insieme, dobbiamo pensare al club. Io non penso al mio ego, loro non pensano al loro, noi dobbiamo solo far andare al massimo questa struttura, che da qualche anno fatica. Confronti sempre positivi e loro sono stati bravi a farmi crescere".
LE PROSSIME TRE PARTITE - "Noi pensiamo all'Empoli, poi penseremo alla Lazio e al Sassuolo. Dobbiamo riuscire a trovare la massima concentrazione, prepararla, bene, voglio vedere lo stesso atteggiamento dei primi minuti col Cagliari".
SU IACHINI - "Con Iachini non si scherza, è un allenatore che prepara molto molto bene le partite, ha rigirato la squadra come un calzino, ha cambiato assetto tattico e filosofia, va subito in verticale e ti crea delle preoccupazioni. Sui calci piazzati non sono niente male, domani sarà molto molto difficile".
ANCORA SUI RAPPORTI - "Su cosa non siamo d'accordo? Fatemi precisare: non vado d'accordo con mia moglie, figurati... Ci sta che a lavoro ci siano visioni differenti, ma c'è un rapporto incredibile. Una discussione una volta ogni tanto ci sta, discutiamo con figli e mogli, si può discutere a lavoro. Non cerchiamo cose che non ci sono".
SU UN CICLO - "Non vado così veloce con la mente, sono uno terra terra, devo passare dai risultati, dal lavoro quotidiano. Ci sono tanti giocatori a scadenza, penso giorno dopo giorno, devo concentrarmi per dare il massimo".
LE SQUADRE STRANIERE CHE CORRONO - "Ce li abbiamo i dati di come corrono, bisogna far correre prima la palla però. Noi abbiamo dei grandissimi allenatori, pensiamo che siamo una nazione che non sbaglia mai, dobbiamo far lavorare i giocatori, per me il giorno di riposo non c'era. Devo dire che è giusto lavorare con un criterio e tante volte è meglio far riposare i giocatori. La qualità dei giocatori, la mentalità di come giocano certe squadre che cambia. La Juventus ha corso più dell'Atletico ieri".
SULL'ATLETICO - "L'Atletico si difende in un modo incredibile ma sa anche palleggiare. Quando perde palla sta sui 20-25 metri, una squadra che su ogni calcio piazzato è una questione di vita e di morte. E' una squadra vera, non è un caso che facciano così tanti clean-sheet. Quella è la strada che gli ha portati alla vittoria. Il Cholismo non è solo filosofia difensiva, sanno palleggiare. Poi ti salta all'occhio il loro modo di difendere".
SUL FUTURO - "Non sto costruendo nulla. Dobbiamo preparare le partite che mancano, poi vediamo. Oggi non si può programmare nulla, se devi programmare come le altre società devi prendere e devi capire chi vuole rimanere e chi no. Ora le dinamiche sono cambiate, concentriamoci su quello che dobbiamo fare, per le altre cose siamo in buone mani. Leo e Paolo sanno cosa fare e lo hanno dimostrato, vogliamo giocatori funzionali alla mia idea, ma siamo in buone mani".
SU SIMEONE - "Il gesto di Simeone? Lasciamo stare... ne ho combinate abbastanza da giocatore. Quando uno è sanguigno, sono l'unica persona che lo può giudicare. Non è bello, ma lo capisco" .
CONTI NEL TRIDENTE - "Ha le caratteristiche per farlo, per difendere il risultato. Ma lasciamolo dov'è, nel suo ruolo, che fa bene. E' un giocatore importante. Può fare il quinto benissimo, il terzino è il suo ruolo. Attaccanti esterni ne abbiamo abbastanza".
SU HIGUAIN - "Non parliamo più di Higuain, parliamo di chi c'è. E' il Milan di tutti, in questo momento abbiamo un attaccante che sta valorizzando tutto quello che gli arriva ma i meriti sono di tutti. I meriti bisogna darli a tutti, la squadra è giovane, può crescere ancora tantissimo, l'importante è che c'è la voglia, il bivio è dare continuità a quello che stiamo facendo, è lo step che dobbiamo superare" .
SULLE DONNE E IL CALCIO - "Mia moglie mi fa la formazione... al di là delle battute, io tre volte a settimane parlo con un allenatore molto molto preparato come Carolina Morace, ci sono tantissime donne che ne capiscono e vi posso garantire che quando parla con Carolina c'è sempre un confronto molto aperto interessato. Su mia moglie è una battuta".
SULL'ATALANTA - "Ci sta che un po' la subisci, ma è vero che sul 3-1 si poteva gestire in maniera diversa. Per come stiamo giocando ultimamente, però, ci sta che ci sono 3-4 minuti in cui rimani là. Dobbiamo migliorare per diventare più forti".
SU MALDINI - "In questo momento Paolo, Leo e Gazidis sono un valore aggiunto. Da quando ho iniziato questo lavoro, e il fare allenatore è difficile parlare con presidenti e proprietari, ho un confronto su tutto, Maldini dice la verità, tante cose non le condivido come loro non condividono tante cose mie, ma si lavora insieme, dobbiamo pensare al club. Io non penso al mio ego, loro non pensano al loro, noi dobbiamo solo far andare al massimo questa struttura, che da qualche anno fatica. Confronti sempre positivi e loro sono stati bravi a farmi crescere".
LE PROSSIME TRE PARTITE - "Noi pensiamo all'Empoli, poi penseremo alla Lazio e al Sassuolo. Dobbiamo riuscire a trovare la massima concentrazione, prepararla, bene, voglio vedere lo stesso atteggiamento dei primi minuti col Cagliari".
SU IACHINI - "Con Iachini non si scherza, è un allenatore che prepara molto molto bene le partite, ha rigirato la squadra come un calzino, ha cambiato assetto tattico e filosofia, va subito in verticale e ti crea delle preoccupazioni. Sui calci piazzati non sono niente male, domani sarà molto molto difficile".
ANCORA SUI RAPPORTI - "Su cosa non siamo d'accordo? Fatemi precisare: non vado d'accordo con mia moglie, figurati... Ci sta che a lavoro ci siano visioni differenti, ma c'è un rapporto incredibile. Una discussione una volta ogni tanto ci sta, discutiamo con figli e mogli, si può discutere a lavoro. Non cerchiamo cose che non ci sono".
SU UN CICLO - "Non vado così veloce con la mente, sono uno terra terra, devo passare dai risultati, dal lavoro quotidiano. Ci sono tanti giocatori a scadenza, penso giorno dopo giorno, devo concentrarmi per dare il massimo".
LE SQUADRE STRANIERE CHE CORRONO - "Ce li abbiamo i dati di come corrono, bisogna far correre prima la palla però. Noi abbiamo dei grandissimi allenatori, pensiamo che siamo una nazione che non sbaglia mai, dobbiamo far lavorare i giocatori, per me il giorno di riposo non c'era. Devo dire che è giusto lavorare con un criterio e tante volte è meglio far riposare i giocatori. La qualità dei giocatori, la mentalità di come giocano certe squadre che cambia. La Juventus ha corso più dell'Atletico ieri".
SULL'ATLETICO - "L'Atletico si difende in un modo incredibile ma sa anche palleggiare. Quando perde palla sta sui 20-25 metri, una squadra che su ogni calcio piazzato è una questione di vita e di morte. E' una squadra vera, non è un caso che facciano così tanti clean-sheet. Quella è la strada che gli ha portati alla vittoria. Il Cholismo non è solo filosofia difensiva, sanno palleggiare. Poi ti salta all'occhio il loro modo di difendere".
SUL FUTURO - "Non sto costruendo nulla. Dobbiamo preparare le partite che mancano, poi vediamo. Oggi non si può programmare nulla, se devi programmare come le altre società devi prendere e devi capire chi vuole rimanere e chi no. Ora le dinamiche sono cambiate, concentriamoci su quello che dobbiamo fare, per le altre cose siamo in buone mani. Leo e Paolo sanno cosa fare e lo hanno dimostrato, vogliamo giocatori funzionali alla mia idea, ma siamo in buone mani".
SU SIMEONE - "Il gesto di Simeone? Lasciamo stare... ne ho combinate abbastanza da giocatore. Quando uno è sanguigno, sono l'unica persona che lo può giudicare. Non è bello, ma lo capisco" .
CONTI NEL TRIDENTE - "Ha le caratteristiche per farlo, per difendere il risultato. Ma lasciamolo dov'è, nel suo ruolo, che fa bene. E' un giocatore importante. Può fare il quinto benissimo, il terzino è il suo ruolo. Attaccanti esterni ne abbiamo abbastanza".