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Gattuso fa 40! Gli schiaffi ad Ancelotti, la ciofeca, l'addio: 8 ricordi col Milan
Tornato, in veste di tecnico, per rilanciare i colori con i quali è diventato grande, lavora e studia per diventare il Conte del Milan. Senso di appartenenza, lealtà, voglia di combattere e sudare, tralasciando la parte estetica per puntare sul contenuto. Lo ha fatto, lo ha sempre fatto. Dopo un Mondiale vinto, infatti, risuona ancora nelle orecchie: "Ammazza quanto so' brutto, c'ho la moquette in faccia...". Pensa col cuore, scrivevamo. Un cuore che ogni tanto lo ha fatto sbandare, come con Joe Jordan in Milan-Tottenham o con Leonardo nel derby perso contro l'Inter di Mourinho per 4-0, o con Ronaldo in un'altra stracittadina; un cuore che, però, il più delle volte gli ha indicato la strada della vittoria e che gli ha permesso di conquistare il mondo correndo. Con la sua numero 8 sulle spalle. Tifoso, calciatore, leggenda. E ora anche tecnico. Sempre di corsa, come quando copriva le spalle a Pirlo, il suo Terence Hill. Auguri Gattuso, auguri Ringhio: questi sono gli 8 (e non potevano essere altrimenti) momenti con la maglia rossonera indosso.
@AngeTaglieri88