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    Gattuso contro tutti: Milan, niente alibi

    Gattuso contro tutti: Milan, niente alibi

    • Marco Demicheli
    Un pomeriggio di fuoco, quello di Rino Gattuso. Nella conferenza stampa pre Bologna, l'allenatore del Milan non ha usato giri di parole, né scuse, per analizzare la situazione difficile che stanno vivendo i rossoneri, senza vittorie nelle ultime sei giornate di campionato. Dichiarazioni forti, a tratti dure e molto critiche, sia per il suo lavoro, che per quello della squadra e della società.

    'TUTTI SOTTO ESAME' - Dopo giorni in cui il futuro di Massimiliano Mirabelli è finito sotto esame, Gattuso è andato diretto al punto, riconoscendo errori e colpe di questa situazione: "Abbiamo toccato il fondo, ora ci assumiamo le nostre responsabilità. Mi possono dire di stare a casa, non è un problema, ma questo vale anche per il direttore, per il direttore della comunicazione. Vale per tutti, perché tutti siamo sotto giudizio. Un po' di colpa è mia, perché se non arrivano i risultati, la colpa è mia. Se a livello comunicativo tante cose non funzionano, è colpa della comunicazione. Se i giocatori giocano al di sotto delle attese, un po' di colpa ce l'ha Mirabelli. Se i conti non sono a posto, la colpa è di Fassone. Ognuno di noi ha una responsabilità".

    NIENTE ALIBI - A differenza di quanto spesso succede, Gattuso non ha voluto cercare alibi. Non si è nascosto dietro i giocatori e la scarsa produttività dell'attacco, non lo ha fatto neanche per una squadra che non ha costruito lui, ma ha raccolto a stagione in corso. Ci ha messo la faccia, come faceva in campo, dove non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà. Ora aspetta delle risposte: dalla squadra, innanzitutto, che deve ritrovare i tre punti domani, a Bologna. Ma anche dai dirigenti e dalla società, che oggi, non a caso, ha voluto chiamare in causa.

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