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    Gattuso: 'A Napoli non sono a mio agio, ci sono state offese personali. Deluso da De Laurentiis'

    Gattuso: 'A Napoli non sono a mio agio, ci sono state offese personali. Deluso da De Laurentiis'

    Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto Gennaro Gattuso. L'allenatore del Napoli ha commentato la vittoria sul Parma, ma si è anche soffermato sul brutto momento che sta vivendo a Napoli nei rapporti con la proprietà e con la stampa.

    NIENTE DIMISSIONI -
    "Non avevo dubbi sulla reazione. Dimissioni? Se vedi una squadra che non ci sta con la testa e hai un po' di buon senso vai dalla proprietà e ci sono tante soluzioni. Ma non è questo il caso e si è visto" 

    ANNUSATO IL PERICOLO - "Mi è piaciuto quando abbiamo cambiato modulo, abbiamo saputo soffrire, abbiamo annusato il pericolo, abbiamo giocato di squadra e questo mi è piaciuto anche quando ci siamo adattati giocando a 5".

    SENZA PUNTE - "La squadra è una squadra viva, poi è normale che dobbiamo migliorare e vedere cosa stiamo facendo con solo un attaccante di ruolo. Ripeto, se all'Inter togli Lukaku e Lautaro cosa succede? Noi davanti abbiamo solo Petagna come attaccante puro".

    IN DISCUSSIONE - "Vengo massacrato puntualmente tutti i giorni, prendo schiaffi a destra e a manca. Siccome si smanetta tanto, ai giocatori qualcosa resta. Io non leggo nulla, se mi arriva qualcosa mi arriva perché me lo manda il mio avvocato. Io devo lavorare, poi se non vinco con Genoa e Atalanta, e mi tocco per non portarmi sfortuno, torno di nuovo in discussione"

    ATTACCI PERSONALI - "Io non faccio discussioni, ma sta tarantella è iniziata da un mese a questa parte. Mi dicono che sono maleducato, mi citano addirittura la pescheria, posto che ci vuole classe per venire a mangiare. Poi mi dicono che sto morendo e non posso allenare e che sono un incapace. Se qualche tifoso da tastiera in lockdown non sa cosa fare e vuole scrivere di me tutto il giorno non è un problema mio, ma offese gratuite sono uscite da persone conosciute, che lavorano da tanti anni qui. Questo non lo posso accettare, sono offese personali  e non lo posso accettare, perché sono state scritte cose pesanti". 

    I GIOCATORI - "Io sono pane al pane e vino al vino, ho un grandissimo rispetto per i miei calciatori e loro lo sanno".

    NON SONO A MIO AGIO A NAPOLI - "Io non sono legato ai contratti, voglio fare il mio lavoro e sono legato alle emozioni. Quando sto bene in un posto so dare il massimo. Mi sento a mio agio quando sono a Castelvolturno con i miei giocatori. Per tutto il resto non mi sento a mio agio e non mi piace l'aria che si respira".

    DE LAURENTIIS - "Il rapporto col presidente è sempre stato un bel rapporto. Non posso negare che negli ultimi 20 giorni da parte mia per tutto quello che è successo c'è. Sono un suo dipendente, non mi ha fatto mai mancare nulla. Gli ho chiesto un giocatore e me l'ha dato. Io anche se non ho firmato il rinnovo, non ho parlato con nessuno anche se qualche appuntamento lo avevo. Non è stata gestita bene la cosa dal presidente, dico solo questo".  

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